Nell’ambito della trentesima edizione della Rassegna degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici di Legambiente, tra i premi speciali anche un riconoscimento all’agricoltura eroica dell’Isola del Giglio, consegnato all’azienda agricola Fontuccia.
Praticata in condizioni ambientali particolarmente estreme, questo tipo di agricoltura richiede un grande sforzo sia in termini economici che fisici. Ciò non ferma il lavoro instancabile dei vignaioli che, con costanza e dedizione, portano avanti la loro attività, garantendo all’Isola del Giglio un futuro prospero anche in ambito enologico. L’isola ha alle spalle una lunga tradizione in fatto di viticoltura: già dal tempo di Etruschi e Romani, si coltivava la vite in luoghi impervi e difficilmente raggiungibili, se non a dorso d’asino. Questa oggettiva difficoltà ha dato avvio negli ultimi anni al fenomeno dell’abbandono delle terre. A proseguire nel lavoro sono rimasti, per la maggior parte, gli anziani, con il rischio che molti dei vitigni di Ansonica vadano perduti. I fratelli Rossi hanno deciso di andare in controtendenza, portando avanti la tradizione isolana. 5 ettari in varie zone dell’isola rigorosamente coltivate con vitigni di Ansonica: è questa la fotografia di un presente che ambisce a passare alla storia come buona pratica replicabile in altre zone del Paese.
“Aver premiato l’azienda agricola Fontuccia dell’Isola del Giglio – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – rappresenta per l’associazione un vero motivo di orgoglio. Lo ripetiamo spesso: l’agricoltura, per essere davvero e pienamente sostenibile, deve lavorare affinché le tradizioni dei territori non vadano perdute e le terre non vengano abbandonate. L’attività svolta al Giglio dall’azienda agricola Fontuccia va esattamente in questa direzione, producendo un vino bio di elevata qualità, capace di mettere in bottiglia i principi dell’agroecologia che, come associazione, predichiamo affinché l’intero settore possa essere sempre meno impattante e sempre più utile al futuro del Pianeta”.