C’è il via libera per il 2022 agli incentivi per nuovi impianti biogas di piccola taglia fino a 300 Kw per potenziare la produzione di energia rinnovabili in un momento di grande criticità.
Era una delle misure chieste da Coldiretti durante la grande mobilitazione di piazza Fratelli Rosselli di giovedì scorso, a Grosseto, contro le speculazioni ed i rincari con centinaia di allevatori ed agricoltori arrivati da tutta la Maremma, Livorno, Pisa e Siena.
Dopo aver incassato la prossima convocazione del direttore regionale dell’Ispettorato repressione frodi del Ministero dell’Agricoltura da parte della Prefettura per verificare eventuali pratiche sleali a danno delle imprese agricole e la convocazione per il prossimo 9 marzo del tavolo regionale sul latte da parte del vicepresidente della giunta regionale, Stefania Saccardi, Coldiretti porta a casa un altro importante risultato.
“Questa grave crisi energetica è un campanello d’allarme per il presente. L’agricoltura, le nostre stalle e la cascine, possono contribuire all’auto fabbisogno energetico, tagliando i costi delle bollette, e a quello del Paese – commenta Milena Sanna, direttore di Coldiretti Grosseto – La proroga dei sostegni è un intervento richiesto fortemente dalla Coldiretti ed inserito con un emendamento nell’ambito del decreto Milleproroghe in discussione alla Camera. Si combatte così il deficit energetico, ma si sostiene anche il percorso di transizione ecologica in un’ottica di economia circolare che consente di trasformare gli scarti in energia così importante per il territorio”.
L’altra grande risposta, in tema energetico, arriva dal fotovoltaico. Il decreto mille proroghe approvato nelle scorse ore include infatti un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.
“Il Governo si sta finalmente muovendo – conclude la Sanna – Il fotovoltaico intelligente, che non consuma suolo fertile, insieme ad una rete per il biometano, vanno nella direzione di favorire quella transizione ecologica che è un obiettivo europeo, trasformando gli sprechi in energia. Coldiretti dice sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere“.