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“No ai voucher in agricoltura”: la Cisl contraria alla proposta avanzata dal sindaco e dalle associazioni

di Redazione
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Siamo contrari alla richiesta di estendere e liberalizzare l’uso dei voucher in agricoltura, approfittando dell’emergenza in cui si trova il nostro Paese“.

Lo affermano Fabrizio Milani, segretario generale della Cisl di Grosseto, e Antonella Biondi, della Fai Cisl, che prendendo spunto da una dichiarazione rilasciata dal sindaco di Grosseto dopo la riunione del “Nucleo Fenice”, istituito per affrontare le emergenze economiche causate dalla crisi sanitaria, e dalla richiesta avanzata da molte associazioni datoriali.

“I voucher mortificano i diritti dei lavoratori e non saranno certo uno strumento per avvicinare i tanti disoccupati causati dalla pandemia in corso al settore agricolo – spiegano Milani e Biondi -. È una proposta in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in molte aziende italiane che, dopo il protocollo sulla sicurezza del 14 marzo scorso, stanno introducendo sistemi premianti per chi rimane al lavoro. Non si può pensare di rispondere all’emergenza introducendo uno strumento che precarizza il lavoro e che è improprio, perché i cosiddetti ‘voucher’ sono previsti solo per il lavoro accessorio e non per quello ordinario”.

“I voucher, in settori come l’edilizia e l’agricoltura, hanno tradito persino le intenzioni del legislatore: invece di regolarizzare il lavoro sommerso, hanno sommerso il lavoro regolare. Proprio per questo – aggiungono Milani e Biondi siamo contrari alla misura proposta: l’emergenza coronavirus non può essere il pretesto per deregolamentare il mercato del lavoro e rendere ancora più precario l’impiego nel settore agricolo. I lavoratori dell’agricoltura, ora più che mai, dovrebbero vedersi riconosciute tutte le tutele contrattuali e le misure di sicurezza previste dal Governo“.

Il contratto provinciale valido per il territorio grossetano – continua la Cisl prevede la possibilità di impiegare lavoratori con un contratto definito ‘stagionale’ o con tempi determinati, che tutelano la dignità dei lavoratori assunti. Crediamo che per rilanciare l’agricoltura, in un momento drammatico come questo, è necessario puntare sulla formazione e intervenire sulla filiera, partendo dalle maestranze. È necessario ripartire in sicurezza, con tutte le garanzie per la salute dei lavoratori su tutto il territorio. Per questo respingeremo con forza qualsiasi tentativo di modificare le attuali norme sull’uso dei voucher“.

Siamo certi – concludono Milani e Biondiche per risolvere la carenza di personale si debba rendere più trasparente l’incontro tra domanda e offerta di lavoro anche attraverso la rete del lavoro agricolo di qualità, che si avvale di una cabina di regia istituita presso l’Inps di Grosseto insieme alle altre organizzazioni sindacali e datoriali. Chiediamo quindi al sindaco e alle associazioni datoriali di impegnarsi a favore di tutti i lavoratori e dei cittadini, facendo sì che non si disperdano gli enormi sacrifici, economici e sociali, che con grande senso di responsabilità sono stati compiuti in queste settimane“.

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