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Emergenza Coronavirus, Cia: “Maggiore attenzione dal Ministero per agricoltura e turismo”

di Redazione
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Come Cia Grosseto apprezziamo quanto messo in campo dal Mipaaf nel tentativo di contrastare gli effetti devastanti dovuti alla diffusione del coronavirus. Pur comprendiamo le difficoltà del momento e visto il ruolo fondamentale e strategico che il settore primario oggi è chiamato ad assolvere, avremmo voluto però vedere uno sforzo maggiore verso il mondo agricolo che è in prima linea per garantire cibo sano alle famiglie italiane“.

Il commento arriva dai dirigenti di Cia Grosseto, Claudio Capecchi ed Enrico Rabazzi, a seguito dell’approvazione, in Conferenza Stato Regioni e Province autonome, del decreto attuativo della Legge di bilancio 2020, che istituisce e dispone il riparto del Fondo per la competitività delle filiere agroalimentari.

“Bene i 30 milioni di euro stanziati, 15 per il 2020 e 14,5 per il 2021, destinati per la competitività delle filiere – commentano il presidente e il direttore di Cia, apprezziamo anche che 8 dei quali andranno al settore ovicaprino, un settore importante per la provincia di Grosseto e soprattutto per tutta la produzione ad esso collegata. Prendiamo atto dell’impegno verso il grano duro e a favore di quelle filiere che maggiormente si adattano alla possibilità di sottoscrizione di contratti di filiera necessari per stabilizzare i rapporti tra agricoltori e trasformatori. Anche se giudichiamo positivo il fatto che molte istanze fatte dalle associazioni di categoria sono state recepite, auspichiamo che a breve un prossimo decreto tenga in maggiore considerazione anche altri settori come il vino e l’olio“.

Soprattutto – aggiungono i dirigenti della Ciachiediamo un serio progetto di rilancio di tutto il settore. L’agricoltura anche prima dell’epidemia che ci ha travolti era in affanno e ora lo è ancora di più. Oggi più che mai serve, con urgenza, un programma a lungo termine per consolidare il Made in Italy, a livello nazionale ed anche internazionale e a tutela delle nostre produzioni di eccellenza. Chiediamo al Ministro di attivarsi per rilanciare il turismo e l’enoturismo, settori strettamente connessi con l’agricoltura, magari con la costituzione di un tavolo permanete di confronto”.

Infine torniamo a ribadire che, se si vuole che l’agricoltura possa continuare ad essere quel settore fondamentale che oggi dimostra di essere, abbiamo bisogno di una semplificazione burocratica, di servizi snelli ed efficaci, dell’immediata erogazione dei premi dovuti, soprattutto abbiamo bisogno che la politica torni a confrontarsi con noi. Punti – concludono Capecchi e Rabazziche, da sempre, chiediamo e che, purtroppo, non abbiamo visto nel decreto“.

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