Quindici milioni di euro per i distretti rurali della Toscana, di cui 5 destinati alla produzione e trasformazione dei prodotti agricoli e 10 a innovazione e ricerca. A breve saranno pubblicati i due bandi.
Uno, da 5 milioni, prevede l’assegnazione di un contributo in conto capitale a imprese agricole, inserite nelle filiere agricole e agroalimentari (produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.), che trasformano i loro prodotti e favoriscono processi di riorganizzazione e consolidamento per realizzare relazioni di mercato più equilibrate.
L’altro bando, da 10 milioni, mira a sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo, con particolare riguardo a quelli coerenti con la strategia 4.0, delle imprese appartenenti al Distretto rurale della Toscana del sud, di qualsiasi dimensione esse siano.
“Prosegue l’impegno della Regione per i distretti rurali – ha detto il presidente Enrico Rossi –: con questi due bandi vogliamo dare una spinta ulteriore al futuro del settore. Siamo infatti certi che i prodotti che possono fregiarsi del marchio Toscana e che appartengono a un contesto culturale, paesaggistico, agricolo, come il nostro, hanno tutte le caratteristiche per imporsi sempre di più nei mercati mondiali. Questi due bandi confermano il lavoro della Regione per iniziative che daranno slancio, creando occupazione e sviluppo“.
“I due bandi rappresentano un ottimo viatico per la crescita di questo territorio e importanti sono le sinergie che si sono attivate e si attiveranno – ha proseguito l’assessore rgall’agricoltura Marco Remaschi -. Con il bando per l’innovazione destinato al Distretto rurale della Toscana del Sud, che unisce, già oggi, aziende che fanno produzione primaria a quelle che fanno trasformazione e commercializzazione, siamo convinti che rafforzeremo e daremo nuove opportunità a un territorio già conosciuto a livello mondiale per le sue eccellenze“.
Il commento di Leonardo Marras
“Bene la notizia dei due bandi che presto saranno pubblicati a sostegno delle imprese dei distretti rurali che progettano e investono nello sviluppo della filiera dell’agroalimentare di qualità – commenta Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Regione Toscana –. La Regione ha dimostrato da subito di credere nel progetto del Distretto e lo stesso hanno fatto amministrazioni, enti ed imprese che hanno aderito con l’obiettivo di fare sistema per valorizzare le nostre risorse più importanti e dare nuovo slancio all’economia. La stessa attenzione c’era da parte del Governo con il ministro Martina poi, dall’insediamento del nuovo esecutivo, si sono perse le tracce del più ampio piano dei distretti del cibo. Mi appello, allora, ai rappresentanti maremmani in Parlamento affinché si attivino per recuperare la richiesta di adesione del Distretto agroalimentare della Toscana del sud che, probabilmente, è sepolta da qualche parte al Ministero delle politiche agricole. È fondamentale non disperdere il lavoro fatto fino adesso: inserire l’area della Toscana meridionale nel quadro nazionale dei distretti rafforzerebbe l’impegno messo in campo da tutti i protagonisti e aprirebbe ancora maggiori possibilità di sviluppo del territorio”.