Dopo trenta giorni dall’ultimo incontro nella sede del Consiglio regionale della Toscana tra i pastori di Coldiretti e Marco Remaschi, assessore regionale all’agricoltura, è arrivata finalmente la prima risposta.
La Giunta regionale, nella seduta di lunedì 15 ottobre, ha assunto la deliberazione (nr.1133) con la quale integra con 357mila euro le risorse per il ristoro dei danni diretti subiti da attacchi di lupi. Quindi, le risorse complessive per i danni 2017 ammontano a 457mila euro e servono a coprire integralmente le domande di indennizzo presentate relative a 590 attacchi denunciati nell’anno.
“Si tratta di una prima concreta risposta a fronte di una situazione che nelle campagne resta drammatica per i danni arrecati alle aziende agricole dai predatori – afferma Paolo Giannini, direttore di Coldiretti Grosseto -, con attacchi registrati in ogni angolo della provincia, con razzie quotidiane, greggi dimezzate e danni alle stalle. Questi numeri non dicono tutto della situazione reale perché molti allevatori rinunciano addirittura a richiedere i rimborsi per attacchi subiti non solo da lupi, ma anche da ibridi e da cani domestici inselvatichiti. Oggi gli effetti di un insostenibile squilibrio dell’ecosistema si scaricano su allevatori e agricoltori che vedono compromesso il loro reddito; questo non è più tollerabile. Bisogna intervenire subito su ibridi e cani vaganti, attuando le norme contro il randagismo.
Poi è necessario che si prenda coscienza del fatto che, se si vuole preservare l’esistenza del lupo, si deve preservare l’esistenza dell’uomo sui territori risarcendo pienamente i danni. Non può essere la sola agricoltura a sostenere il costo di quelli che devono essere veri risarcimenti per i danni subiti, ma gli interi Governi regionale e nazionale. Non a caso la nostra confederazione nazionale ha pienamente coinvolto anche il Ministero dell’ambiente su questa vicenda e non solo per la definitiva approvazione del Piano lupo”.
Resta da risolvere il problema degli indennizzi relativi al mese di dicembre 2016, oltre ai danni indiretti, così come richiesto dalla Coldiretti alla Regione