Le uve maremmane produrranno vini di qualità con rese invariate rispetto allo scorso anno. Il presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Grosseto, Ranieri Luigi Moris, compie una prima analisi per quello che riguarda l’annata produttiva 2017.
“A causa dei picchi di caldo torrido – spiega – , quest’anno la maturazione delle uve, e di conseguenza la vendemmia, saranno leggermente anticipate. Più o meno le rese in Maremma dovrebbero essere le stesse dello scorso anno, nonostante le gelate tardive subite in primavera che hanno costretto anche alcuni vignaioli a ricorrere ai caratteristici falò nei vigneti e nonostante gli ormai consueti attacchi da parte degli ungulati ”
Ma ovunque non sarà così. Infatti il centro studi di Confagricoltura nazionale stima che a livello italiano ci potrebbe essere un calo medio che oscilla tra il 15 ed il 20% della produzione, dovuto alle forti escursioni termiche ed alla lunga siccità che ha portato in stress idrico i molti vigneti non dotati di impianti di irrigazione e gli animali a nutrirsi dei grappoli.
“Per quanto riguarda la qualità, – continua Ranieri Moris – considerando l’andamento climatico da maggio ad oggi, con temperature sempre superiori ai 30 gradi e le scarse piogge, si ritiene che questa annata darà un vino buono se non ottimo.”
Inoltre, il presidente Moris segnala anche un lato poco noto, ossia la tendenza ad un minore attacco di fitopatologie e di conseguenza la presenza di acini sani. “Sicuramente – conclude – per il risultato definitivo di questa vendemmia saranno essenziali le condizioni climatiche delle prossime settimane che potrebbero incidere anche significativamente sulle performance produttive.”