Senza voucher si perdono opportunità di lavoro per i giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati in campagna nella stagione primaverile ed estiva.
E’ quanto afferma la Coldiretti, che sottolinea la necessità di costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori per non perdere opportunità occupazionali.
“L’impiego dei voucher in agricoltura – sottolinea la Coldiretti di Grosseto – è stato pari ad appena l’1,6% del totale, praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente ‘incatenato’ all’originaria disciplina ‘sperimentale’ con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito”.
In agricoltura sono stati venduti in Italia nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.
“Occorre ora individuare una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente – spiega Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto”.