Home GrossetoAgricoltura Grosseto Riorganizzazione 118, Cia: “Pensionati penalizzati, serve riflessione urgente”

Riorganizzazione 118, Cia: “Pensionati penalizzati, serve riflessione urgente”

di Redazione
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Questione 118: come Cia ci sentiamo costretti ad intervenire in una materia che di fatto non sarebbe nostra competenza gestire, ma la preoccupazione che avvertiamo tra gli associati, i pensionati in particolare, ma anche tra gli stessi cittadini, ci obbliga a richiamare le autorità competenti a rivedere il percorso in atto“.

A parlare è il vicepresidente regionale e il presidente grossetano della Cia, Enrico Rabazzi, che interviene in merito ai disservizi emersi a seguito della unificazione della centrale operativa del 118 a Siena.

“Il nostro territorio è un territorio rurale – spiega Rabazzi, un territorio molto esteso e a bassa antropizzazione. Queste caratteristiche non devono trasformarsi in elementi penalizzanti per chi ha scelto di vivere in questa provincia;  al contrario, devono essere tenuti ben presenti al momento di fare quel passo in  avanti verso il percorso di razionalizzazione dei servizi che avrebbe dovuto portare un miglioramento per tutti i residenti”.

“Obbiettivo che ad oggi non ci sembra affatto raggiunto. Poiché la questione non riguarda la sede della centrale del 118, che potrebbe essere ovunque – precisa Rabazzi, ma concerne il diritto alla salute dei cittadini. Invito la politica a una profonda revisione e riflessione sulla materia

“Come presidente di Anp Cia Grosseto – incalza Gianfranco Turbanti  –, mi faccio portavoce della preoccupazione e delle perplessità  dei  nostri associati e non solo, nate delle difficoltà emerse in merito a un servizio che avrebbe dovuto portare ad un miglioramento dei servizi di emergenza-urgenza. La sensazione è che dal primo di gennaio questo servizio non sia rispondente alle esigenze del territorio.  Da quanto si è potuto capire,  manca la formazione dei soggetti preposti a rispondere alle telefonate, a questo si deve aggiungere la sensazione di essere sotto organico. Ma non finisce qui.  Al nostro territorio, più esteso e con una presenza maggiore di residenti nelle aree interne, è stato assegnato un numero di ambulanze minore rispetto a Siena“.

“Nessuna guerra con la città del Palio – aggiunge Turbanti, ma un equilibrio è doveroso. Poiché il 118 è il servizio di urgenza per eccellenza, torniamo a ribadire la necessità di partire immediatamente con un seria mappatura del territorio  e una  geolocalizzazione dei singoli poderi.  Ricordiamo inoltre che la georeferenziabilità, oltre ad essere uno strumento essenziale per garantire la tempestività in medicina, rappresenta anche un modello sotto il profilo della sicurezza di un territorio“.

“Nessuna polemica sulla scelta della sede della Centrale operativa – conclude Rabazzi –. La nostra vuol essere la voce dei tanti che hanno deciso di vivere in zone marginali, che hanno deciso di sfidare la crisi e di continuare a far vivere aree altrimenti dismesse. Come Cia è nostro intento farci portavoce, anche con forza se necessario, di questi disservizi nei confronti delle istituzioni preposte  e questo per garantire a tutti il diritto alla salute“.

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