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Caccia, mancati pagamenti danni 2015: Coldiretti replica a Strianese

di Redazione
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La gestione positiva della caccia a vantaggio degli agricoltori e dei cacciatori rappresenta per il sottoscritto una priorità oltre ad essere alla base delle attività quotidiane”.

Inizia così la replica di Gaetano Zambrini, che è stato tirato in ballo da Luigi Strianese riguardo i mancati pagamenti dei danni relativi al 2015, per un importo pari a oltre 458.000 euro.

“Se Strianese, con il quale ho parlato telefonicamente, intende ricercare lotte politiche o pseudo tali nei miei comportamenti, sbaglia di grosso. Al di là della mia assenza, dovuta esclusivamente a motivi personali, credo che, per amore della verità, vadano informati i cacciatori, gli agricoltori e i cittadini circa le questioni evidenziate da Strianese – spiega Zambrini -. Innanzitutto, l’importo agli agricoltori per i danni relativi all’anno scorso è stato deliberato, come è facilmente riscontrabile verificando il verbale n. 10 del 2016, dal consiglio dell’Atc in presenza sia mia che di Strianese, oltre che degli altri componenti“.

“Quindi, i risarcimenti non sono certamente bloccati a seguito della mia assenza all’incontro del 20 luglio scorso, ma sono fermi per altri motivi – continua Zambrini -. Ero e sono disponibile al confronto su questi temi, ero e sono disponibile a prendere parte ad ogni riunione, ma non posso tollerare che venga rappresentato diversamente lo stato dell’arte delle cose soprattutto quando si fa riferimento a contributi per agricoltori che come me lavorano con passione e impegno senza altri fini. Approfitto per ricordare a Strianese che, oltre a questo problema importantissimo dei danni, insistono anche altre questioni che sono irrisolte“.

“Mi riferisco a miglioramenti ambientali, convenzioni con Zrv scadute e mai rinnovate, rimborso ai comitati di gestione delle Zrc, volontari senza un euro di rimborso chilometrico, Zone particolari di caccia, come laguna di Orbetello, Isola del Giglio, Vetulonia, Roccalbegna, centri di produzione della selvaggina, come Civitella Paganico e Scarlino, personale dell’Atc costretto ai lavori forzati con molte ore di straordinario perché non abbiamo provveduto a fare la gara con un’agenzia interinale per l’assunzione a tempo determinato di un amministrativo, deliberata per un importo di ventimila euro nei mesi di gennaio e febbraio e pubblicata come manifestazione d’interesse solamente nel mese di giugno, bilancio consuntivo non ancora approvato – conclude Zambrini, ma solo adottato e che doveva essere approvato entro il 30 marzo 2016”.

Sull’argomento, Coldiretti Grosseto tramite il presidente Marco Bruni e il direttore Andrea Renna, ribadisce la fiducia al proprio rappresentante ed auspica che “tutti abbiano un maggiore senso di responsabilità in un momento di confusione operativa per l’Atc, che però non può penalizzare ulteriormente gli agricoltori“.

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