“I giovani sono il nostro futuro, ma gli anziani sono la nostra saggezza e la nostra storia. Per questo, se da una parte continuiamo ad adoperarci perché il mondo agricolo sia appetibile per i giovani e perché dia loro un reddito, non ci dimentichiamo dei nostri nonni e delle loro difficoltà“.
Così Enrico Rabazzi, vicepresidente regionale e presidente grossetano della Cia, interviene commentando l‘assegnazione della petizione Anp alla Commissione XI – Lavoro per la discussione delle pensioni basse.
“Una battaglia, questa di Anp – precisa il presidente –, portata avanti insieme a tutta la Cia, che ha raccolto oltre centomila firme con l’obiettivo di chiedere al Governo di garantire equità e giustizia sociale ai nostri pensionati e di aumentare le pensioni minime. La raccolta di firme che ha preso il via due mesi fa su tutto il territorio nazionale, e che qui a Grosseto ha avuto come protagonista Gianfranco Turbanti, presidente Anp, intende sensibilizzare gli organi preposti a tutti i livelli, ma anche i cittadini, sul fatto che oltre l’80% dei pensionati iscritti all’Anp-Cia ha una pensione che oscilla da un minimo di 502 a 1.000 euro mensili. Con questa iniziativa chiediamo un aumento delle suddette pensioni, l’estensione del bonus di 80 euro ai pensionati al di sotto dei 1.000 euro mensili, l’ampliamento delle aree esenti da tasse, una sanità pubblica più efficiente con la medicina integrata anche per chi vive nelle zone rurali e interventi per la non-autosufficienza“.
“Con la petizione registrata con il numero ‘1.127’ e riportata con titolo sintetico ‘Vincenzo Brocco’ – conclude Rabazzi –, la nostra richiesta approda dunque nell’agenda dei lavori delle aule parlamentari; sarà ora compito della Cia tutta fare il possibile affinchè il rispetto per gli anziani non venga dimenticato“.