Home GrossetoAgricoltura Grosseto Nuovi piani di classifica dei Consorzi di Bonifica, Cia: “Necessarie osservazioni e integrazioni”

Nuovi piani di classifica dei Consorzi di Bonifica, Cia: “Necessarie osservazioni e integrazioni”

di Redazione
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Un’osservazione più approfondita: è quanto auspichiamo come Cia Grosseto in merito alle linee di indirizzo relative ai nuovi piani di classifica dei Consorzi di Bonifica. Il nodo principale della questione è relativo alla modalità di applicazione del tributo e per questo crediamo sia necessario procedere con alcuni approfondimenti“.

Enrico Rabazzi, vicepresidente regionale e presidente grossetano della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, spiega la lettera inviata questa mattina, a firma di Cia Toscana, agli assessori e agli organi competenti della Regione, nella quale si chiede un approfondimento dei piani di classifica prima della loro definitiva attuazione.

“Come Cia riconosciamo il ruolo insostituibile dei Consorzi – spiega Rabazzi: sappiamo quanto è fondamentale la loro presenza sia come prevenzione, ma anche per la tutela e la salvaguardia del territorio. Gli ultimi danni causati dal maltempo avrebbero avuto un bilancio sicuramente peggiore se non ci fossero stati i piani di intervento predisposti e messi a punto dai Consorzi. Proprio per questo motivo e facendo appello al reciproco rispetto, chiediamo di poter meglio analizzare la bozza presentataci dal Consorzio Toscana Sud che, pur con molti aspetti positivi, contiene qualche criticità“.

Ciò che contestiamo – precisa Rabazziè il principio che parifica i fabbricati rurali abitativi o strumentali D/10 ad altre strutture, introducendo in questo modo per la prima volta un tributo anche su questi“.

“Chiediamo un incontro con il Consorzio e con la Regione per analizzare la nostra volontà di escludere da un’ulteriore tassazione questi fabbricati rurali e faremo presente – conclude Rabazziche la tesi dell’assoggettabilità del Reddito dominicale, a nostro avviso, già conferma ai fini fiscali il parametro comprensivo degli immobili accatastati con la notazione di ruralità. Procedere in questo senso sarebbe dunque una tassa su una tassa già esistente“.

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