“Esprimiamo la nostra solidarietà agli allevatori che, ormai da troppo tempo, vivono sotto assedio per colpa dei continui attacchi ai greggi da parte di lupi o ibridi. Chiediamo che la Regione Toscana e il Governo intervengano subito, sia stanziando ulteriori risorse per gli indennizzi che mettendo in campo azioni concrete di prevenzione e controllo“.
Con queste parole Carlo Santarelli e Andrea Righini, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano Dop intervengono all’indomani dell’ennesimo attacco dei lupi avvenuto a Scansano.
“Non c’è più un minuto da perdere. Gli allevatori della Maremma e della provincia di Siena – affermano i rappresentanti del Consorzio – si sentono soli e inermi di fronte al rischio di vedere messi in ginocchio la loro attività e il loro lavoro. Oltre al danno economico evidente, inizia a diffondersi anche la paura di essere attaccati in prima persona dai lupi o dagli ibridi, che mostrano di essere sempre più aggressivi e di non avere paura dell’uomo. I dati parlano chiaro: il Corpo forestale ha rilevato che nel 2015 nella sola provincia di Grosseto sono avvenuti 476 attacchi di lupi o ibridi, con 1.210 capi morti tra pecore e agnelli“.
“Ci accompagniamo alle richieste degli allevatori – concludono Santarelli e Righini – di accelerare i tempi per lo stanziamento di ulteriori risorse per gli indennizzi e di rendere più semplice la burocrazia per accedere a quelli già messi in campo dalla Regione Toscana. Per garantire la continuità degli allevamenti e per arginare la progressiva tendenza a cessare la propria attività, chiediamo che la Regione insieme al Governo studi e dia attuazione ad azioni di prevenzione, riduzione delle predazioni e controllo del randagismo canino e degli ibridi. Gli allevatori hanno bisogno di risposte per affrontare questa emergenza. Ognuno di loro è fondamentale per l’economia e l’identità toscana, ma soprattutto per garantire ai nostri prodotti quella qualità che li rendono unici e così richiesti in Italia e all’estero“.