A partire dal primo gennaio scorso, i nuovi impianti di vigneti di uva da vino possono essere realizzati solo a fronte di un’autorizzazione rilasciata ai sensi del DM n° 12272 del 15 dicembre 2015. Sono infatti entrate in vigore le nuove disposizioni per la gestione del potenziale produttivo vitivinicolo, per i nuovi impianti e i reimpianti dei vigneti.
“Tutto ciò che rende possibile migliorare il rendimento e la competitività delle imprese che producono e commercializzano vino – spiega il direttore di Coldiretti Grosseto, Andrea Renna -, e di migliorarne l’efficienza, rappresenta un fatto decisivo per un territorio come il nostro, che vede sempre più potenziate le proprie capacità di produrre vino di qualità eccellente. Da quest’anno, infatti, non ci sarà più il sistema dei diritti di impianto dei vigneti, ma ci saranno le autorizzazioni all’impianto. Il passaggio, previsto dalle regole dell’Unione Europea, prevede comunque il mantenimento di un sistema di gestione del potenziale viticolo e quindi dell’offerta di vino“.
Il bando per le nuove autorizzazioni è stato aperto il 15 febbraio 2016 e sarà in vigore fino al 31 marzo.
Le norme
La normativa dell’Unione Europea ha previsto che gli Stati membri mettano a disposizione ogni anno una superficie pari all’1% della superficie vitata nazionale.
Per l’Italia, la superficie vitata è di circa 640.000 ettari, pertanto ogni anno saranno assegnate nuove autorizzazioni per un plafond massimo equivalente a circa 6.400 ettari.
Per questo primo anno, non ci sono criteri di priorità ai fini dell’assegnazione delle autorizzazioni, se le richieste a livello nazionale risulteranno inferiori alla superficie messa a disposizione (circa 6400 ettari) saranno, quindi, soddisfatte tutte per intero. Se le richieste saranno superiori alla disponibilità, l’assegnazione sarà fatta mediante il riparto proporzionale, garantendo comunque a ogni singola regione la quota teorica di spettanza, pari all’1% della superficie vitata regionale (per la Toscana 579 ettari).
La superficie che ogni azienda potrà richiedere è in funzione della superficie, che la stessa conduce, e che può essere convertita a vigneto.
Le nuove autorizzazioni avranno validità di tre anni dalla data di rilascio. Il produttore che non avrà utilizzato un’autorizzazione concessa sarà soggetto ad una sanzione amministrativa.
Il richiedente potrà rinunciare all’autorizzazione senza incorrere nella sanzione amministrativa, esclusivamente nel caso in cui l’autorizzazione sia rilasciata per una superficie inferiore al 50% rispetto a quella richiesta.
Le autorizzazioni per i nuovi impianti saranno gratuite, non trasferibili e non potranno beneficiare del contributo previsto dall’Ocm Ristrutturazione e Riconversione vigneti.
Per presentare le domande, è possibile rivolgersi ai tecnici presenti in tutti gli uffici zona Coldiretti della provincia di Grosseto, che invieranno poi le richieste mediante il sistema Sian ad Agea.