“Auspichiamo la rapida approvazione del provvedimento sul lavoro nero che prevede tra l’altro l’importante introduzione del principio di corresponsabilità dall’agricoltura all’industria fino alla distribuzione. Questo è l’unico modo per combattere senza tregua”. Lo afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto. “Il becero sfruttamento che colpisce spesso la componente più’ debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli, ma serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo e i pomodori poco di più. Un esempio di distorsione di filiera comune purtroppo a molte altre produzioni agricole che favorisce le infiltrazioni della malavita come ha dimostrato il rapporto Agromafie elaborato dalla Coldiretti insieme ad Eurispes e all’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura presieduto da Gian Carlo Caselli”.
“Per questo dobbiamo impegnare le forze – precisa Marco Bruni, presidente di Coldiretti Grosseto – in una operazione di trasparenza per combattere chi sfrutta e sostenere chi produce in condizioni di legalità come la stragrande maggioranza delle nostre imprese agricole che hanno assunto regolarmente i lavoratori dipendenti”.