Home GrossetoAgricoltura Grosseto Tagli agli uffici postali, i pensionati della Cia: “Assurdo privare gli anziani di un servizio fondamentale”

Tagli agli uffici postali, i pensionati della Cia: “Assurdo privare gli anziani di un servizio fondamentale”

di Redazione
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Sospensione immediata del piano di riordino degli uffici postali voluto da Poste Italiane e convocazione di un tavolo di concertazione. Gianfranco Turbanti, presidente Anp Cia Grosseto, punta il dito contro la chiusura di un servizio fondamentale per i pensionati e gli anziani.

ì“Dura critica al piano di riorganizzazione intrapreso da Poste Italiane e piena solidarietà ai residenti dei piccoli comuni rurali della Maremma che si vedono togliere un servizio primario – commenta Turbanti -. Come rappresentanti dei pensionati, e in questo caso di tutti coloro che vivono in aree marginali, ci uniamo alle manifestazioni che saranno organizzate nel nostro territorio e in Toscana per ribadire il dissenso dell’associazione al piano di Poste Italiane e per difendere il sistema dei servizi, soprattutto nelle aree rurali e montane“.

Se da una parte può essere comprensibile l’esigenza di riorganizzare l’offerta – precisa Turbanti -, questa non può essere fatta a spese dei più deboli o di chi vive in aree disagiate, non possiamo privare gli anziani, molti dei quali hanno difficoltà nel raggiungere altre località, di questo servizio per loro fondamentale, a cominciare dalla riscossione della pensione. E’ bene inoltre ricordare che per difendere l’economia e la qualità della vita delle aree rurali bisogna investire in servizi e infrastrutture e non tagliare. In linea con Anp Cia Toscana, anche Anp Cia Grosseto chiede dunque la sospensione immediata del piano e la convocazione di un tavolo di concertazione tra istituzioni e rappresentanti dei cittadini“.

Prendiamo atto che la Regione Toscana ha già dimostrato un certa sensibilità in merito alla questione – conclude Turbanti -. Per questo auspichiamo che non si fermi e che venga dato seguito anche all’iniziativa delle ‘Botteghe della Salute’, cioè quelle forme di collaborazione con il sistema delle associazioni, che prevedono l’attivazione di strumenti con l’ausilio di personale qualificato, nei quali i pensionati e i cittadini possono svolgere una serie di servizi nei confronti della pubblica amministrazione“.

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