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Coldiretti incontra l’assessore regionale: “Situazione dei predatori insostenibile”

di Redazione
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Dopo il blitz-presidio e l’incontro in occasione dell’Expo di Milano, gli agricoltori grossetani e toscani incontrano nuovamente l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi, questa volta per delineare, una volta per tutte, le strategie per trovare una soluzione definitiva e duratura al proliferare dei predatori che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti in tutta la regione.

Si è perso ormai il conto degli attacchi e dei danni arrecati agli allevamenti bovini ed ovini a causa di uno squilibrio della presenza dei predatori nelle campagne, sempre meno timorosi, tanto da spingersi fino nelle città, e sempre più numerosi.

Un fenomeno, insieme a quello degli ungulati (cinghiali, mufloni, caprioli, corvidi), al centro dell’intensa attività di Coldiretti, decisa ora a far valere gli effetti del protocollo firmato lo scorso anno con la Regione Toscana, che prevede anche, a fianco del monitoraggio, l’intensificazione delle catture e il risarcimento dei danni (Per informazioni consultare il sito www.toscana.coldiretti.it). “Incontro molto positivo – commenta Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana che, con il direttore di Coldiretti Grosseto, Andrea Renna, ha preso parte alla riunione –, l’assessore ha accolto le nostre istanze. C’è la volontà e soprattutto la tempestività di affrontare quella che per noi è una vera e propria emergenza al pari di una calamità. La situazione è insostenibile ed intollerabile. Le situazioni più drammatiche nel grossetano e senese, ma stiamo parlando di un’emergenza diffusa e marcata su tutto il territorio. Non conosco allevatore che, in questi anni, non abbia subito almeno un attacco”.

Per Coldiretti il risarcimento non è la strada giusta da proseguire, nè tantomeno lo è quello della recinzione:

Non possiamo vivere in allevamenti bunker – spiegano Marcelli e Renna –. Il fenomeno della predazione sta avendo effetti sulla produzione di latte, e quindi sulla redditività delle imprese e sulla forza lavoro, ed è un incentivo all’abbandono del territorio. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione di notificare la legge sul risarcimento dei danni a Bruxelles per andare in deroga al regime de minimis”.

In pratica – spiegano ancora i dirigenti di Coldiretti, è necessario intervenire per cancellare il tetto dei 15mila euro come regime de minimis nell’arco dei tre anni. La Regione Toscana ha lo status per esserne il capo fila a livello nazionale”.

Secondo la principale organizzazione agricola è da rivedere anche la convenzione d Berna sulla protezione del lupo. L’occasione, per rimetterla in discussione, sarà a Bergamo, durante l’incontro trilaterale tra i Ministri all’agricoltura di Italia, Spagna e Francia: “Coldiretti è pronta, insieme alla Regione Toscana, a fare pressione affinché a quel tavolo si tenga in considerazione di modificarla per arrivare ad equilibrare e contenere la presenza dei lupi nei vari territori”.

Infine, la richiesta di moratoria sui mutui: “Alle aziende che hanno subito danni – concludono Marcelli e Rennasia sospesa la rata dei mutui”.

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