Il direttore di Coldiretti Andrea Renna ha incontrato nei giorni scorsi Lorenzo Fazzi, Presidente dell’Associazione che ha il compito tra gli altri di sostenere e sviluppare la castanicoltura da frutto nel comprensorio amiatino.
Non è stato un semplice incontro conoscitivo, ma la prima occasione per confrontarsi su due questioni importanti: la questione dei castagneti da frutto all’interno della P.A.C 2014-2020 e la possibilità di nuove attività con le quali fare un salto di qualità nel settore della castanicoltura Maremmana.
“Il comparto castanicolo – dichiara il direttore Renna – riveste un’importanza notevole nell’economia del comprensorio amiatino. Purtroppo nella scorsa campagna, la scarsità della produzione ha ridotto notevolmente le economie di molte aziende, insieme anche alla riduzione della produzione di olio. Negli ultimi anni molto è stato fatto per la castagna amiatina, non ultimo l’adesione di molte aziende ad un PIF specifico, dove la Maremma e l’Amiata sono state capofila tramite l’associazione per la valorizzazione della castagna del Monte Amiata igp”.
Inoltre l’inserimento a pieno titolo dei castagneti da frutto all’interno di molte misure di sostegno previste dalla nuova Politica Agricola Comune sarebbe certamente un momento importante. “Anche in questo caso – continua Renna – bisogna procedere velocemente all’individuazione dei castagneti da frutto che ne devono avere diritto, a sostegno delle imprese nelle aree difficili della nostra provincia, che con impegno e sacrificio negli anni hanno salvato migliaia di ettari di castagneto dal completo abbandono e stanno lottando contro l’ormai tristemente famoso ‘cinipide’ che sta minando costantemente la produzione. Sicuramente per quanto riguarda l’Amiata, chiederemo al Ministero dell’Agricoltura di dichiarare castagneto da frutto tutte le superfici già inserite e assoggettate al sistema di certificazione nell’areale individuato dal disciplinare di produzione della Castagna dell’Amiata IGP, circa 2.800 ettari”.