Gli effetti del crollo del Pil in agricoltura che è sceso nel 2014 a 28.1 miliardi si sono fatti sentire sugli scaffali dei supermercati dove quest’anno c’è il 35% in meno di olio di oliva italiano, il 25% in meno di agrumi, il 15% in meno del vino, fino al 50% in meno per il miele, mentre il raccolto di castagne è stato da minimo storico.
“A causa del maltempo – commenta Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – la produzione Made in Italy di miele è dimezzata per effetto del clima e se la vendemmia si è classificata come la più scarsa dal 1950, quella di olio d’oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate“. Anche per il raccolto nazionale di agrumi il conto è pesante mentre per il pomodoro da conserva si registra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane in linea con la media stagionale.
“Con il crollo dei raccolti nazionali – sottolinea Francesco Viaggi, presidente Coldiretti Grosseto – aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy, ma provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità e per questo occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta almeno sui prodotti dove è in vigore l’obbligo di indicare la provenienza come l’olio, il miele e gli agrumi freschi, oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi e nei mercati di Campagna Amica“.
Inoltre è importante cercare sempre sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) a cerchi concentrici, rossi e gialli o blu e gialli con la scritta per esteso nella parte gialla “Denominazione di Origine Protetta” o “Indicazione Geografica Protetta” mentre nella parte rossa o blu compaiono le stelline rappresentative dell’Unione Europea.