La nuova politica agricola comunitaria prevederà un nuovo sistema delle autorizzazioni degli impianti vitati che entrerà in vigore dal primo gennaio 2016, determinando ufficialmente l’addio ai diritti di reimpianto, che attualmente vengono acquisiti direttamente dai produttori o attraverso la riserva regionale.
L’obiettivo principale è cercare di sburocratizzare il settore vitivinicolo, un settore sempre più prestigioso, ma “strozzato” da una macchina burocratica che incide in media per 100 giornate di lavoro l’anno, pari ad oltre il 20% del tempo lavoro dell’impresa vitivinicola.
In tal senso, il lavoro continuo di Coldiretti ha determinato nel decreto Campolibero l’attivazione di un processo di semplificazione amministrativa su cui si sta ancora lavorando, al fine di far confluire nella normativa in via di approvazione molti altri elementi, tra cui un sistema informatico unico con semplificazione degli adempimenti, la revisione del sistema di certificazione dei vini, un’unica struttura di controllo per azienda, la revisione del sistema di vigilanza sul mercato, oltre che la revisione del sistema sanzionatorio e le norme di tutela del Made in Italy.
“Coldiretti infatti – evidenzia Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – sta lavorando a livello nazionale per un sistema di sburocratizzazione del settore attraverso una proposta che prevede l’eliminazione o la semplificazione di almeno 40 tra gli adempimenti a carico delle imprese, con una riduzione del 50% del tempo necessario alla burocrazia”.
Tra le cose da fare, lo sportello unico degli adempimenti attraverso il fascicolo aziendale, valorizzando l’autocontrollo dell’impresa; controlli in azienda a campione basati su analisi dei rischi e rafforzamento di quelli sul mercato; revisione e coordinamento del sistema sanzionatorio; sportello unico per l’export dei vini, superando i vincoli che impediscono la vendita diretta di vini in ambito comunitario.
“Ciò che vogliamo – afferma Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti Grosseto – è far dimezzare il tempo perso dalle imprese con la burocrazia, semplificando ciò che è utile ed eliminando ciò che è superfluo”.
La consulenza
Inoltre, a fronte delle molte sollecitazioni venute dalle imprese, è stato perseguito qualcosa con l’intento di migliorare sul fronte dei servizi specialistici, proponendo un’attività di consulenza e di supporto altamente specializzato per l’intero comparto.
Il Centro di assistenza agricola nazionale (Caa) di Coldiretti ha stipulato un contratto di collaborazione con Unione italiana vini (Uiv) per consentire alle strutture territoriali di fornire un servizio di assistenza puntuale specializzato alle aziende vitivinicole di Coldiretti che aderiranno.
E’ attiva anche a Grosseto l’assistenza specialistica sul vitivinicolo, un servizio che fornirà ai soci maremmani servizi e consulenza altamente specializzati su: valutazione della conformità legislativa delle etichette, supporto all’export, memorie difensive per contestazioni riguardanti etichettatura, fasi di produzione, documenti, registri, disciplinari e pratiche enologiche.
Un’assistenza specifica e una “newsletter” riservata ai clienti per comunicare in tempo reale tutte le novità del settore sia a livello comunitario che nazionale e regionale.
Per saperne di più, è possibile contattare il Servizio vitivinicolo (Leandro Ricca) al numero 0564.438914 in via Roccastrada 2, a Grosseto. A breve, Coldiretti andrà sul territorio per illustrare nelle cantine questi strumenti.