Home GrossetoAgricoltura Grosseto La Toscana al sesto posto della viticoltura Italiana. La mappa della qualità della Maremma

La Toscana al sesto posto della viticoltura Italiana. La mappa della qualità della Maremma

di Redazione
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l'altra toscanaLa Toscana si conferma la sesta regione per la produzione di vino in Italia grazie anche a una superficie vitata che raggiunge i 59.839 ettari. Firenze è la provincia che detiene la più grande area coltivata con 18.400 ettari e la maggior produzione di vino con 635.000 ettolitri ma è Siena la provincia dove si concentra la produzione di vini DOC della regione con 15.057 ettari. Queste sono le risultanze dell’analisi della viticoltura toscana realizzata in occasione del Convegno espositivo Viticoltura Enologia in programma a Padova il prossimo 12 dicembre.

 La viticoltura toscana è decisamente indirizzata verso la qualità con i vini a denominazione che rappresentano il 62,3% del totale. A questi si affiancano i vini IGT che arrivano al 25,1% mentre i vini da tavola sono ridotti al 12,6%. I vini rossi dominano la produzione di questa regione rappresentando l’85% della produzione con 2.427.000 ettolitri contro i 427.000 dei bianchi. Il vitigno più rappresentativo della toscana è indubbiamente il Sangiovese che con 38.219 ettari rappresenta il 64% del vitato toscano e il 75% delle superfici DOC. Il secondo vitigno autoctono, il Trebbiano Toscano, rappresenta solamente il 5% del territorio; i primi due vitigni internazionali, il Merlot e il Cabernet Sauvignon rappresentano il 10% della coltivazione. Il Sangiovese è il primo vitigno a Siena (11.885 ettari coltivati), Firenze (18.824 ettari), Arezzo (3.171 ettari), Grosseto (2.639 ettari) e Pisa (905 ettari). Solo nella provincia di Livorno invece prevale il Cabernet Sauvignon (726 ettari), alla base anche della famosissima DOC Bolgheri. 

 “Il settore vitivinicolo toscano vive una fase di forte dinamismo con una filiera che sta cambiando, sia in risposta a un contesto normativo sempre più complesso e a un mercato sempre più competitivo, sia in virtù della rapida e continua evoluzione di tecniche e tecnologie applicabili in vigneto e in cantina. Il prossimo Convegno Espositivo Viticoltura Enologia di Padova, in programma il 12 dicembre, mette a disposizione a tutti gli operatori del settore una giornata di relazioni tenute da docenti universitari, ricercatori ed esperti del settore per ricevere l’adeguato aggiornamento tecnico sulle sfide che oggi pone il mercato come la sostenibilità, l’internazionalizzazione e la protezione della territorialità del prodotto. Un appuntamento di particolare importanza ed interesse per il mondo vitivinicolo italiano come è attestato dalla presenza ufficiale dell’OIV, (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) e dal patrocinio di numerosi consorzi di tutela, fra i quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il Consorzio Chianti Rufina”, ha commentato Costanza Fregoni, coordinatore tecnico dell’evento.

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