La situazione legata all’emergenza idrica in Maremma e in Toscana è sempre più preoccupante: i corsi d’acqua sono quasi asciutti, così come le riserve acquifere. Per far fronte a questa situazione, Legambiente chiede un censimento dei pozzi e dei prelievi presenti nel territorio della provincia di Grosseto, in modo da stimare il consumo d’acqua attuale, per capire la disponibilità della risorsa idrica per il nostro territorio e per dare avvio a un uso più razionale, soprattutto in questo momento di grande criticità. Oltre a questo, secondo Legambiente ci deve essere da parte di tutti la piena consapevolezza di gestire al meglio l’acqua, attuando un forte risparmio idrico su tutti i fronti. Per quanto riguarda l’agricoltura, invece, non ha senso continuare a coltivare colture idroesigenti (come il mais), che consumano tantissima acqua in un momento di massima allerta.
“Per far fronte a una situazione di forte siccità – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – occorre imparare a gestire al meglio la risorsa idrica, risparmiandola ed evitando in maniera assoluta gli sprechi. Ci sono tanti piccoli accorgimenti che possono aiutarci a risparmiare l’acqua rivolti ai consumatori: dal chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti all’applicare il regolatore di flusso al rubinetto che miscela acqua e aria riducendo il consumo. Ma anche preferire la doccia alla vasca, installare il doppio tasto per lo scarico del bagno e non usare acqua potabile per i giardini o per lavare le auto. Invitiamo le autorità competenti ad attuare una politica sia di prevenzione che di controllo per evitare gli sprechi di questa risorsa preziosissima”.
Secondo Legambiente, va nella giusta direzione, in tal senso, l’impegno della Provincia di Grosseto con l’Acquedotto del Fiora e il Consorzio di Bonifica grossetana, che hanno deciso che l’acqua del depuratore San Giovanni di Grosseto potrà essere immessa nel sistema irriguo consortile.