Grosseto. Prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale di Grosseto per la riqualificazione urbana e l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle aree pubbliche della città.
È stato approvato il progetto esecutivo che prevede interventi mirati all’interno delle aree verdi attrezzate tra via Platino e via Argento e tra via Adamello e via Abruzzo. L’opera, dal valore complessivo di circa 90mila euro, consentirà di migliorare la fruibilità di questi spazi pubblici, rendendoli più accessibili e inclusivi.
L’intervento riguarderà la sistemazione dei camminamenti e degli accessi per facilitare l’ingresso e il movimento all’interno delle aree verdi anche per le persone con disabilità o ridotta mobilità. Verranno inoltre revisionate e adeguate le attrezzature presenti, come le altalene e altri giochi, rendendo le aree più sicure e inclusive.
“Questo progetto rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio di riqualificazione delle aree verdi della città, con particolare attenzione ai parchi dotati di attrezzature per il gioco dei bambini – dichiara il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, la possibilità di usufruire pienamente degli spazi pubblici. Saranno realizzati ulteriori lavori simili in tutte le aree della città dove si riscontreranno esigenze di accessibilità e sicurezza”.
“Con questo intervento di riqualificazione, vogliamo fare un passo avanti concreto verso una città più accessibile e inclusiva – dichiarano l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi, e l’assessore al sociale, Maria Chiara Vazzano -. L’eliminazione delle barriere architettoniche è un obiettivo fondamentale per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, soprattutto nelle aree dedicate al gioco e al relax. Ci impegniamo a proseguire su questa strada, affinché tutti, dai bambini agli anziani, possano usufruire liberamente e in sicurezza dei nostri spazi verdi. L’accessibilità non è solo una questione tecnica, ma un diritto fondamentale che permette alle persone di sentirsi parte attiva della comunità. Abbattere le barriere architettoniche significa abbattere anche le barriere sociali e questo intervento è solo il primo di molti altri che seguiranno per garantire spazi pubblici sempre più inclusivi e sicuri per tutti”.