Grosseto. Condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale. Questo l’obiettivo di “Cantiere città. Opportunità e networking”, due giornate di studio e confronto andate in scena a Roma.
“Cantiere città” è il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle realtà finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero e dalla Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali. L’appuntamento ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle città che hanno preso parte alla prima e alla seconda edizione di “Cantiere città”, tra cui Grosseto. Un’occasione di networking per avviare nuove sinergie e collaborazioni, anche in un’ottica di sviluppo di progetti comuni, e una preziosa opportunità di confronto con esperti e operatori del settore su una delle sfide centrali per il nostro Paese: porre la cultura al centro di una visione di crescita comune.
Per il capoluogo maremmano erano presenti Anna Bonelli, direttrice della biblioteca Chelliana e coordinatrice del percorso Grosseto capitale della cultura, che ha visto la città giungere in finale, e Annamaria Tamburro, istruttore amministrativo del servizio Cultura.
“Siamo molto soddisfatti – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla cultura, Luca Agresti – di come è stato gestito tutto l’iter che ha visto Grosseto protagonista sino all’ultimo e papabile come Capitale della cultura. ‘Cantiere città’ ci ha visto al centro di un importante momento di condivisione delle esperienze, di valorizzazione dei territori e di interscambio”.
“Abbiamo dimostrato – proseguono sindaco e assessore – che il nostro capoluogo può competere anche in settori che a lungo sono rimasti ai margini della visione politica. Grosseto non è solo una terra rurale e turistica, è anche un punto di riferimento per quanto riguarda il sapere”.