Firenze – L’Aula di palazzo del Pegaso ha approvato a maggioranza, con il voto di astensione dei gruppi di centrodestra e il voto contrario del Movimento 5 Stelle, il bilancio di esercizio per l’anno 2022, adottato dal Consiglio direttivo dell’Ente Parco regionale della Maremma lo scorso maggio.
La comunità del Parco (composta dai sindaci dei comuni di Grosseto, Orbetello e Magliano in Toscana e dal presidente della Provincia di Grosseto) non ha espresso il parere, così come previsto da normativa regionale, mentre il Collegio dei Revisori ha dato parere favorevole.
Nel conto economico 2022 il valore della produzione è pari a 2 milioni 368mila 558,89 euro, il 12,57 per cento in più rispetto al 2021. I costi della produzione ammontano a 2 milioni 29mila 688,23 euro, il 7,77 per cento in più rispetto all’esercizio precedente.
Analizzando i contributi in conto esercizio, la Regione Toscana interviene con un milione 446mila 30,7 euro, ovvero per il 61,05 per cento della produzione del Parco; la Comunità del Parco con 244mila 924,56 euro.
Relativamente ai ricavi, ricordiamo in particolare la posta per prestazioni dell’attività commerciale – dagli ingressi e visite ai proventi del negozio – che è pari a 497mila 907,15 euro e registra una diminuzione del 3,77 per cento sull’anno precedente. Mentre gli altri ricavi, tra sanzioni amministrative e prestazioni didattiche ambientali, ammontano a 53mila 602,20 euro, meno 12,12 per cento rispetto al 2021. Il costo del personale – al 31 dicembre 2022 pari a 19 unità – è di 945mila 954,73 euro, più 1,35 per cento rispetto al 2021. L’utile di esercizio, 283mila 734,76 euro, viene destinato per il 20 per cento a riserva legale per eventuali perdite future; mentre l’80 per cento il Parco chiede di mantenerlo nelle disponibilità dell’Ente per spese di investimento, come le piste ciclabili e la ristrutturazione del centro visite del parco.
Sul fronte degli investimenti, sul totale dei programmati nel 2022, pari a 42mila 105,60 euro, ne sono stati realizzati 34mila 453,66 euro, quindi l’81,83 per cento. Se invece guardiamo al totale del Piano degli investimenti, compresi quelli degli anni precedenti, la percentuale è del 91,82 per cento: 240mila 663,36 euro realizzati su 262mila 105,60 euro programmati.
Il provvedimento è stato illustrato in aula dalla presidente della commissione Territorio e Ambiente Lucia De Robertis (Pd) che ha ricordato la recente visita al Parco per verificare sul posto l’attività positiva svolta dall’ente sul piano di tutela ambientale e sul piano turistico, oltre a evidenziare la collaborazione proficua con gli enti locali del territorio.
I ricavi di circa 500mila euro diminuiscono soprattutto per gli effetti post pandemia con una diminuzione degli ingressi e per il blocco della cattura degli animali per gli effetti della peste suina. I costi di circa 2 milioni di euro sono cresciuti per l’aumento di quelle energetici, per incarichi professionali, per attività legate alle politiche di promozione del Parco. Un leggero aumento dei costi del personale, dove si registrano 4 assunzioni e 2 pensionamenti. L’utile d’esercizio viene destinato per l’80 per cento a spese di investimento, come il potenziamento delle piste ciclabili e l’ammodernamento del centro visite.
Il consigliere regionale Massimiliano Baldini (Lega) è intervenuto sottolineando come la visita al Parco da parte della Commissione sia un fatto positivo per conoscere direttamente la situazione. Per quanto riguarda il bilancio, l’Ente ha fatto un lavoro apprezzabile, con un’attenzione alle spese di programmazione. La Comunità del parco non ha espresso parere, prassi ordinaria, auspicabile in futuro una partecipazione al voto per le sue competenze. Ha poi dichiarato voto di astensione del gruppo.
Per il vicepresidente della Commissione Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) la trasferta è stata interessante. Importante è “aver rispettato la gestione dei tempi per l’approvazione del bilancio, i conti sono in ordine“. A detta del vicepresidente, “positivo è anche l’allargamento del Parco con pista ciclabile“. Sarà comunque “necessario un monitoraggio puntuale delle spese rispetto ai flussi di cassa” mentre “occorre potenziare marketing e promozione, perché il Parco non deve avere solo funzione conservativa“. Esprimendo voto di astensione per il gruppo, ha infine dichiarato che l’esperienza dell’Ente “la guardiamo con attenzione“.