“Il termine ‘classi pollaio’ non mi è mai piaciuto perché basa la definizione su una similitudine tra bambini e polli e, contestualmente, relega gli insegnanti a un ruolo di guardiani. Ma un dato di fatto è che le classi troppo numerose non sono un bene per la didattica e richiedono un lavoro formativo molto complesso“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Valerio Pizzuti, consigliere comunale del Polo liberale riformista a Grosseto ed esponente di Italia Viva.
“Il Governo ha ben individuato questo problema introducendo nel Pnrr un sistema di interventi per circa 32 miliardi di investimenti per potenziare il sistema scolastico, sia dal punto di vista edilizio che tecnologico – continua la nota –. All’indirizzo centrale dovrebbe corrispondere, a nostro parere, un’iniziativa locale che riorganizzi il territorio, si candidi a ricevere risorse specifiche sulla scuola, e, laddove possibile, anticipi le iniziative per ridurre il sovraffollamento delle classi. Non si può infatti, attendere inerti che le soluzioni arrivino dall’alto. È importante che le scelte nazionali trovino un terreno fertile e attivo localmente“.
“La buona crescita delle nostre nuove generazione è il cardine dello sviluppo ed è necessario offrire ai nostri insegnanti le condizioni migliori perché il loro lavoro sia produttivo ed efficace. Per tutto questo chiediamo che il nostro Comune ponga la scuola, la manutenzione edilizia in particolare, come priorità dell’attività istituzionale e chiediamo di sapere quali attività e opere siano in programma – termina Pizzuti -. Questo è il senso del nostro convinto appoggio alla mozione del consigliere comunale Amedeo Gabbrielli, capogruppo di Forza Italia Ppe a Grosseto”.