È dedicato al pittore grossetano Armando Orfeo il nuovo appuntamento di “Corrispondenze”, il ciclo di mostre nel Museo Collezione Gianfranco Luzzetti al Polo culturale Le Clarisse, che permette agli artisti contemporanei di presentarsi in un museo di arte antica, alla ricerca di accostamenti e continuità.
Giovedì 11 novembre, alle 17.30 (ingresso 5 euro con Green pass, posti limitati: è consigliata la prenotazione scrivendo a prenotazioni.clarisse@gmail.com), è il turno delle opere surreali e patafisiche di Orfeo che, poste all’interno di un museo d’arte antica, vogliono sollecitare un’ironica riflessione sull’egocentrismo e l’esasperato individualismo di una società narcisista.
«Il Signor Cozza, personaggio dei dipinti di Orfeo – spiega il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa –, esce dalle tele per contrapporsi sfacciatamente alla grande arte della collezione Luzzetti, diventando una presenza ossessiva e fastidiosa alla ricerca di visibilità e riconoscimento. L’arte diventa così, ancora una volta, un semplice pretesto per imporre il proprio Ego; uno strumento narcisista che ci fa apparire migliori e più colti, come l’ecologismo di facciata denunciato da Orfeo nella sua opera “Greenwashing” (palazzoni su prato finto), collocata in chiesa come nuovo oggetto di culto laico».
Armando Orfeo (Grosseto, 1964) è autore di fumetti, illustratore e pittore. Come autore di fumetti, negli anni ’80 ha collaborato con le riviste “Tempi supplementari” e “Frigidaire”. Come illustratore pubblicitario ha lavorato, a partire dal 2000, con “Artemidatre” di Milano, per la quale ha creato progetti di immagine e comunicazione commissionati da importanti aziende italiane e straniere, tra cui Fiay Engineering, Finanza & Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun Microsystems, Tre Marie e Astrazeneca. Le gallerie di riferimento della sua attività di pittore sono Artemidatre Milano, Mancini Arte Roma, Beaux Art Siena e Mercurio Arte Viareggio.