“Il ‘delirio di onnipotenza’ comunicativa di questa amministrazione non si ferma e nelle ultime settimane ci siamo trovati davanti a delle vere e proprie ‘bombe’”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Partito democratico di Grosseto.
“Una su tutte il nuovo ‘Central Park’, facendo credere ai cittadini che verrà realizzato prossimamente un parco sulla falsariga di quello americano al Diversivo, cercando di far passare in secondo piano ciò che è avvenuto realmente – continua la nota -. La realtà, infatti, è del tutto diversa. Oggi esistono solo bei progetti del parco cittadino, ma soprattutto non esistono i soldi. Il Comune, infatti, ha commissionato un bel disegnino per partecipare ad un concorso indetto dalla regione Toscana (sì, proprio quella cattiva e lontana che evidentemente serve quanto si cercano soldi). Ecco che quel progetto, ad oggi niente più appunto che un disegno, ha una funzione specifica, valutare la fattibilità“.
“Dal parco del Diversivo, tuttavia, la giunta Vivarelli Colonna, che non ha alcuna idea propria per la città, ma vive di idee di altri, ha fatto partire la propria campagna elettorale che si preannuncia di promesse mirabolanti – sottolinea il Pd -. Se poi andasse bene, se vincessimo il bando, verrebbe finanziato solo il primo stralcio con il rischio, concreto, di vedere solo una piccola parte del parco. Forse, però, l’operazione interessante di questi illusionisti della politica è proprio questa: iniziare una piccola parte per dare l’impressione ai cittadini che tanto si faccia e poi lasciare il parco al suo destino, il tutto dopo la campagna elettorale. Non finisce qui, perché dalle parole degli ultimi giorni dell’assessore alla cultura e del sindaco si può evincere che l’Eden ha riaperto i battenti. Bellissima notizia! Il giovedì si torna a ballare, gli studenti potranno ringraziare il sindaco per aver trovato finalmente un posto dove fare le assemblee d’istituto e il sabato potremmo scatenarci con la musica“.
“E invece no, e non solo per il Covid, ma perché l’Eden ha solo aperto per far girare alcune scene di un film. Il tempo è finito per questa amministrazione, è arrivato il momento di vedere e valutare nei cinque anni tutto e non solo le promesse fatte e e non mantenute, ma se quelle che arriveranno in notevole ritardo, oltre alla progettualità avranno anche un’anima capace di far compiere alla città quel passo in avanti, come l’ex Garibaldi che è ancora lontano da divenire la Casa della Musica, o le cancellate alla Cavallerizza – termina la nota –, per non parlare di un Cassero del quale sarà data solo la gestione del bar“.