Avrebbe dovuto svolgersi sabato 31 ottobre, alle 16, al teatro degli Industri di Grosseto, la cerimonia di premiazione del “Premio letterario nazionale Città di Grosseto – Amori sui generis“, sostenuta dal Comune di Grosseto, dalla biblioteca comunale Chelliana, dalla Banca Tema e da tantissime altre realtà del territorio.
Organizzata dall’associazione culturale “Letteratura e dintorni”, presieduta da Dianora Tinti, nell’occasione sarebbero stati consegnati i riconoscimenti ai vincitori delle cinque sezioni del concorso, giunto alla sua seconda edizione, oltre che tre “Premi alla carriera” a personalità che si sono distinte in vari campi professionali e culturali, come Celestino Sellaroli, giornalista e direttore della rivista “Maremma magazine”, Priscilla Occhipinti imprenditrice di “Grappe Nannoni”, da sempre impegnata anche sul piano culturale e, Mirella Serri, docente di letteratura moderna e contemporanea, collaboratrice di La Stampa, volto noto di Rai Storia e Rai cultura. I vincitori saranno annunciati in una diretta Facebook, alle 16, dalla pagina omonima “Premio Città di Grosseto – Amori sui Generis”.
«Abbiamo sperato fino all’ultimo di potercela fare, ma proprio a una settimana di distanza il dpcm del 25 ottobre ha disciplinato la chiusura dei teatri e vietato qualsiasi tipo di manifestazione, a causa della pandemia – dichiara la presidente –. E’ stata presa in considerazione l’idea di rinviare la premiazione a data da destinarsi, ma con l’odierna situazione epidemiologica è un ulteriore rischio, perché non sappiamo cosa succederà. Anche fare una diretta streaming non ci ha convinto. Snaturerebbe il premio. In questo caso poi non potremmo ringraziare personalmente la giuria, i soci, gli autori, i sostenitori e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo concorso, facendoci raggiungere numeri andati ben oltre le aspettative».
Al concorso infatti hanno partecipato centinaia di scrittori e poeti da tutta Italia. «In questo anno particolare in cui il covid-19 ha impattato nella vita di tutti, non avremmo mai pensato di raggiungere le 750 opere e superare la cifra della passata edizione – prosegue Tinti –: questi numeri e la qualità degli autori, molti dei quali molto noti, sono la conferma che Grosseto e la Maremma hanno tutte le potenzialità per aspirare a diventare un punto di riferimento per l’intero panorama culturale nazionale».
Nonostante la scadenza per partecipare al concorso fosse stata fissata al 15 maggio, in un momento in cui la maggior parte dei premi letterari erano stati sospesi e/o rinviati all’anno prossimo a causa di carenza di partecipanti, quello grossetano è andato controtendenza, riuscendo addirittura a superare gli ottimi risultati della prima edizione.
«Il premio letterario nazionale Città di Grosseto “Amori Sui Generis” è una delle realtà culturali – dichiara il sindaco del Comune di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – più significative della nostra amata città. Per questa ragione, posso dire che è veramente un onore poter collaborare alla realizzazione del progetto. La speranza è che questo felice rapporto possa proseguire anche negli anni a venire».
«La crescita culturale di un territorio passa soprattutto da eventi di questo tipo. L’associazione Letteratura e Dintorni – aggiunge il vicesindaco Luca Agresti – è la perfetta sintesi di come l’arte e la passione possano costituire una ricchezza per tutta la comunità».
Veniamo ora ai finalisti del concorso.
Nella sezione “Libro edito”, in ordine alfabetico, i tre finalisti sono: Roberto Di Sante con il suo “Tre”, Franco Forte e Scilla Bonfiglioli con “La bambina e il nazista”, Antonella Tamiano con “Silenziosi riplessi di un artista minore”.
Allo scrittore fiorentino Paolo Ciampi va il premio della giuria con “L’ambasciatore delle foreste”.
Al senese Francesco Ricci quello della critica con l’opera “Elsa – Le prigioni delle donne”.
A Giacomo Maucci, con “Il libro nella Gerla. La storia di Montereggio, paese dei librai” il premio speciale “Letteratura e dintorni”.
Alla pisana Silvia Volpi il premio speciale “Maremma” con “Alzati e corri, direttora”.
Alla grossetana Irene Blundo, con “Mare di conchiglia”, il premio speciale “Cultura del territorio”.
«Sono felice — dichiara Irene Blundo, giornalista e scrittrice — di aver vinto il Premio speciale Cultura del territorio con il libro “Mare di conchiglia”, pubblicato nel 2019 da Laurum editrice. Ringrazio la giuria del premio letterario nazionale Città di Grosseto – Amori sui generis. Mi dispiace che la cerimonia di premiazione sia stata annullata e che siano stati chiusi i teatri, che stavano seguendo norme anticontagio che si stavano dimostrando efficaci».
“Mare di conchiglia” è una raccolta di quattordici racconti. Le storie sono ambientate in Toscana, Sicilia, Sardegna, Costiera Amalfitana e a Gaeta. Un viaggio nelle emozioni fresche del presente e nei ricordi dell’infanzia a Punta Secca, diventata la Marinella di Andrea Camilleri nella trasposizione televisiva dei romanzi su Montalbano. C’è molta Maremma, da Marina di Alberese con le sue “Volpi Pierrot” a Roccamare, che nella sua fitta pineta accoglie le ville di Fruttero e Calvino. Un arcipelago di isole: Giannutri, Elba, Sicilia e Sardegna.
Per chiudere con il premio del presidente a Gino Marchitelli con “L’assenza – dal grande amore all’abisso il passo è breve”.
Nella sezione “Libro inedito” i tre finalisti sono: Tatjana Ciotta con “Olio su tela”, Giulia Malinverno Ricceri con “Dentro la vita (Scusa sciur padrun)”, Cinzia Petri con “Nessun segreto”.
Il premio della giuria va a Maurizio Venturino con “Il mercante di zafferano”.
Il premio della critica a Dami Sandra Maria, con “Le periferie del cuore”.
Il premio “Cultura del territorio” va a Carlo Ronconi con “A sirene…spietate”.
Il premio del presidente va ad Antonella Polenta per “Enigma al Bur Eltz”.
I finalisti del “Libro edito di poesia” sono invece: Maria Rosaria Franco con “La rosa e l’alba”, David La Mantia con “A testa bassa”, Gianluca Lorenzini Collodi con “Noi e l’Elba sottovento”.
Il premio della giuria va ad Assuntina Marzotta con “Il pianto dell’elicrisio”.
Il premio della critica va a Lucia Brandoli con “Anello di prova”.
Il premio del presidente va ad Antonio Lera con “Il tempo e la bellezza”.
Nella sezione “Poesia singola” per i primi tre posti se la vedranno Marcello Lazzeri con “Il prvilegio”, Fannina Scipione con “Colmo è il cuore” e Sante Serra con “Bus linea 37”.
Si aggiudica il premio della giuria Micheletino Matarazzo con “Non chiedermi se sono felice” e quello della critica Gemma Messori con “Lady”.
Nel “Racconto” i finalisti sono Massimo Batini con “Blues 1931”, Daniele Laura con “Se son rose pungeranno”, Andrea Martini “Un giorno prima”.
Ci sono poi Luca Bucciantini, a cui va il premio della giuria con “La lettera”, e Valchirio Bellini che, con “L’invito”, si aggiudica il premio della critica.
«Oltre ai finalisti e ai premi speciali, sono stati premiati dalla giuria con “Diplomi di merito” opere particolarmente meritevoli, perché il livello è stato veramente alto. Colgo anche l’occasione per ringraziare – conclude Dianora Tinti – i numerosi sponsor ed artisti che ci hanno sostenuto, nonostante le difficoltà economiche legate alla pandemia. Aziende locali, realtà importanti del territorio, istituzioni, artisti e nomi che ci inorgoglisce inserire fra i nostri sostenitori. Così come la giuria che ha lavorato alacremente, data la mole di opere, e che ha portato a termine con successo questa seconda edizione del premio. Sul nostro sito www.letteraturaedintorni.it e sulla nostra pagina Facebook “Premio Città di Grosseto Amori sui Generis” potrete trovare i nomi di tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa importante manifestazione».
1 commento
Grazie di cuore alla Giuria per il riconoscimento. Spiacente di non aver potuto rivedere, grazie a questo evento, la tanto amata terra di Toscana che mi vide già vincitrice assoluta del Premio Internazionale Riccardo Marchi-La Torre di Calafuria. Spero di poter incontrare e ringraziare personalmente la Giuria di “Amori sui generis”.
Assuntina Marzotta