Nel 2016, mentre Grosseto rischiava di perdere il suo Centro Autismo, un gruppo di mamme di bambini autistici si mobilita su stampa e social network, ed è proprio il caso di dirlo, trasforma una minaccia in un’opportunità creando l’associazione “Iron mamme”, mamme di ferro.
“Inizialmente fu un vero e proprio scontro con l’Asl – spiega Alessandra Tonini, consigliera del direttivo dell’Associazione -; riuscimmo però a instaurare un dialogo e ad individuare una nuova sede per il centro, radunando inoltre un gruppo di mamme coeso che oggi è invitato dalle istituzioni ad ogni tavolo sulle disabilità“.
Oggi le “Iron Mamme”, tra i tanti progetti a cui hanno dato vita, organizzano anche partite di calcio: i “Blue Soccer” sono una squadra amatoriale di calcio composta da ragazzi con diagnosi di autismo o difficoltà psicologiche e motorie, ma anche normodotati. L’intento, in questo caso, è l’inclusione nel mondo dello sport, facendo incontrare i ragazzi disabili nell’ambito privato creando normali scambi tra coetanei, che spesso vengono meno al di fuori delle mura scolastiche. “L’interazione con i normodotati è molto preziosa – continua Alessandra -: per i ragazzi affetti da tali disabilità, serve a dare un input alle attività motorie stimolando la conversazione, la ‘vita da spogliatoio’ è un vero e proprio training di vita sociale”.
L’associazione ha anche portato in scena “Tommy”, il musical degli anni Settanta con i brani degli Who: un progetto nato con il dottor Ettore Caterino, neuropsichiatra infantile, responsabile del settore autismo per la Asl Grosseto, Arezzo e Siena ed appassionato jazzista.
“Abbiamo moltissimi progetti e iniziative come l’orto sociale, il teatro e la pet therapy. – conclude Alessandra Tonini -. In ogni caso il nostro obiettivo è quello di aiutare ad inserire nel modo più naturale possibile i nostri figli nella società. Questo può avvenire solo condividendo con chi li circonda quello che è il loro mondo.”