Questa mattina, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza Grosseto, con l’ausilio di altri Comandi delle Fiamme Gialle dislocati sul territorio nazionale, su disposizione della Procura della Repubblica di Grosseto, hanno eseguito, in collaborazione anche con la Dogana, venti perquisizioni in sedi di società italiane, studi di commercialisti, abitazioni private, in relazione a illeciti nel settore delle movimentazioni di prodotti alcolici.
Quattro le persone indagate, accusate di frode fiscale nel settore delle accise, in concorso tra loro e in violazione degli art. 43 e 45 del D. Lgs n. 504/1995 (testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi).
Nello specifico, le operazioni di polizia giudiziaria sono state condotte a Grosseto e Arezzo e su diversi altri obiettivi localizzati nelle provincie di Udine, Bolzano, Novara, Genova, Ancona, Viterbo, Napoli, Avellino, Caserta e Palermo, e per tale scopo sono stati impiegati oltre 40 militari e funzionari dell’Agenzia delle Dogane appartenenti alle sedi di Napoli e Livorno.
L’attività di indagine, svolta dalla Compagnia di Grosseto, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha avuto per oggetto notevoli movimentazioni di bevande alcoliche meramente “cartolari” tra Stati dell’Unione Europea e, in alcuni casi, anche extra Unione Europea: essenzialmente i prodotti venivano immessi per il consumo sul territorio dello Stato illegalmente, nonostante dalle dichiarazioni doganali si evincesse l’acquisto, da parte del “deposito fiscale” situato a Grosseto, degli stessi alcolici.
Gli illeciti posti in essere dagli indagati allo stato integrano un’ingente evasione nel settore dell’accisa e dell’Iva, quantificata in circa 2.000.000 euro.
L’operazione di questa mattina rientra nell’ambito del quotidiani impegno della Guardia di Finanza, volto a contrastare, in via prioritaria, gli illeciti economici e finanziari perpetrati ai danni dello Stato.