«Sarebbe stata auspicabile quantomeno una maggior concertazione».
È il commento di Confesercenti in merito al nuovo regolamento Cosap, il canone per l’occupazione spazi ed aree pubbliche che sostituirà la Tosap, tributo che i cittadini pagano per l’occupazione delle aree pubbliche. Un canone che riguarda bar, edicole di giornali, ristoranti, negozi, manifestazioni pubbliche in piazza e tutto quanto comporta una occupazione di suolo pubblico.
«Abbiamo appreso dalla stampa delle intenzioni del Comune – prosegue l’associazione di categoria – e ci sono aspetti che sarebbe stato importante chiarire e concordare proprio con le associazioni di categoria, visto che rappresentano la maggior parte dei soggetti che saranno interessati dal nuovo regolamento».
Tra i punti che più preoccupano Confesercenti le sanzioni del 50% per chi è in ritardo con i pagamenti: «Ci sono 30 giorni di tempo per mettersi in regola, dal 31esimo giorno scatta la sanzione: ciò significa che chi doveva pagare 2mila euro se ne trova da pagare 3mila. Ma chi non paga può trovarsi in un momento di bisogno, di difficoltà, ed essere nell’impossibilità di pagare. Stiamo parlando di lavoratori, gente che gestisce un’attività, tra le mille difficoltà che questo comporta. Giusto sanzionare chi non paga, ma l’entità della sanzione e le tempistiche sono senza dubbio da rivedere».
Altro punto che lascia perplessa la Confesercenti è la possibilità per il Comune di applicare maggiorazioni del canone sino al 150% per alcune aree: «Gli aumenti non saranno a pioggia o per tutti, ma anche solo prevedere la possibilità di avere aumenti di questo tipo basta a preoccupare gli esercenti e scoraggiare molti di loro».
Confesercenti torna dunque a lamentare la mancanza di concertazione «che avrebbe potuto portare a scelte che tenessero conto delle esigenze degli imprenditori».