Home GrossetoCronaca Grosseto Furti nelle scuole, la Cgil: “Fenomeno in aumento, donne delle pulizie in pericolo”

Furti nelle scuole, la Cgil: “Fenomeno in aumento, donne delle pulizie in pericolo”

di Redazione
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La Filcams Cgil è preoccupata per i tentativi di furto avvenuti all’interno degli edifici scolastici mentre le lavoratrici dipendenti della ditta appaltatrice delle pulizie stavano svolgendo il loro turno di lavoro.

«La scorsa settimana – denunciano Massimiliano Gatti, membro della segreteria Filcams Cgil di Grosseto, e le rappresentanti sindacali aziendali Gaetana D’Agostino e Patrizia Cedriniignoti sono entrati in una scuola di una frazione limitrofa di Grosseto e successivamente nella scuola di via Einaudi, proprio mentre le lavoratrici come ogni giorno si trovavano a pulire gli edifici scolastico. Come sindacato e Rsa solleviamo un problema di sicurezza che abbiamo posto sia alla ditta appaltatrice che alla stazione appaltante, l’Ufficio scolastico territoriale di Grosseto. Oltre a sottolineare il rischio per l’incolumità fisica delle lavoratrici, vorremmo evidenziare anche i danni psicologici che potrebbero subire trovandosi a contatto con chi sta tentando di commettere un’effrazione.

Per questo abbiamo suggerito accorgimenti da utilizzare come deterrenti, come l’istallazione di telecamere da accendere a fine uscita dei ragazzi da scuola e spegnere la mattina alla sette, magari attraverso un timer, così da tutelare la privacy di tutti, migliorando anche l’illuminazione nel percorso che porta all’ingresso delle scuole.

Inoltre facciamo nostro la preoccupazione delle lavoratrici, evidenziamo il fatto che devono recarsi con i propri mezzi di trasporto il più possibile nelle vicinanze del plesso scolastico, visto che quasi tutte le prestazioni di pulizie avvengono in ore serali. Auspicando che si adottino immediatamente misure a salvaguardia delle lavoratrici, come Filcams Cgil, nel caso in cui non ci fossero risposte alle nostre sollecitazioni, continueremo a chiedere l’attenzione degli organi preposti alla garanzia della sicurezza, non escludendo in seguito la proclamazione dello stato di agitazione e se del caso di uno sciopero».

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