Dal pomeriggio della vigilia dell’Immacolata nell’ingresso del palazzo vescovile di Grosseto, in corso Carducci, è stato aperto il presepe.
Accesi anche l’albero di Natale e, sul portale di ingresso, la stella di Betlemme a 14 punte.
Sono ormai quattro anni che il vescovo Rodolfo allestisce all’ingresso della sua “casa” un presepe, come messaggio di augurio ai grossetani e a tutti coloro che nel periodo delle feste natalizie attraversano il corso per le quotidiane attività o per una passeggiata. Vuole essere un richiamo a guardare “con gli occhi della carne”, come desiderò san Francesco realizzando il presepe a Greccio nel 1223, il mistero più grande della storia dell’umanità: Dio che si fa carne della nostra carne.
Quest’anno il presepe è una Natività in legno policromo, che riproduce un fregio in pietra di arte romanico-spagnola. La Natività è stata fissata su un pannello rosso e comparirà anche sul messaggio di Natale, che il Vescovo anche quest’anno indirizza come riflessione ed augurio a tutta la comunità grossetana e che sarà a disposizione, in circa 8mila copie, all’ingresso dello stesso palazzo vescovile, nelle parrocchie e in altri luoghi di incontro e ritrovo delle persone.
L’albero è stato donato dal Gruppo Carabinieri Forestale di Grosseto.
Stella di Betlemme, presepe e albero accoglieranno anche tutti coloro che, durante le feste natalizie, si recheranno nel palazzo vescovile per visitare la mostra d’arte presepiale promossa dal Rotary club Grosseto. L’esposizione di una ventina di presepi realizzati da maestri artigiani dell’Associazione italiana amici del presepio di San Giorgio a Cremano sarà inaugurata mercoledì 13 dicembre alle 17 e sarà aperta al pubblico dal giorno successivo fino al 7 gennaio 2018 ogni giorno, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30.
Questa mattina, il Vescovo ha presieduto, in cattedrale, la Messa solenne nella festa dell’Immacolata. Ha concelebrato mons. Franco Cencioni, proposto del Capitolo della Cattedrale. Il servizio all’altare è stato svolto dai seminaristi della Diocesi, mentre la liturgia è stata animata dalla corale del Duomo. Dopo la benedizione finale, il Vescovo si è portato dinanzi all’altare della Madonna delle Grazie, ha intonato l’antico inno del “Tota Pulchra”, ha incensato l’immagine della Vergine copatrona della Diocesi e ha sostato alcuni istanti in preghiera.