E’ allarme per le donazioni di sangue.
Tutti i gruppi positivi eccetto l’AB (che è fragile) e lo 0 negativo sono in emergenza a livello regionale. Anche la Maremma non è rimasta immune da questo trend, e in base ai numeri in valore assoluto registrati nei primi cinque mesi dell’anno, si deve segnalare, rispetto a un 2016 già critico, una diminuzione di 258 donazioni tra sangue e plasma, pari al 4,92%, la perdita in valore assoluto più alta di tutta la regione Toscana.
“Rimango stupito – commenta il presidente di Avis provinciale, Carlo Sestini – che, stante la situazione non certo rosea, vi sia una scarsa presa di coscienza del problema, visto e considerato che in concomitanza della giornata mondiale della donazione di sangue sono state predisposte iniziative straordinarie a partire da lunedì 12 giugno comunicate dall’Azienda alle sezioni solo il 14, impedendoci di poter organizzare i gruppi di donatori o compiere le chiamate per coprire tali iniziative”.
“E’ emblematico il caso della sezione Avis di Follonica che – spiga Sestini -, dopo aver richiesto l’apertura del centro trasfusionale per un numero superiore alle tre giornate attualmente dedicate, non ha potuto predisporre alcuna procedura aggiuntiva nell’ambito della settimana della donazione, stante il colpevole ritardo con cui l’Azienda ci ha informati. Faccio notare che nel mese di maggio ho inviato una lettera alla direzione aziendale in cui richiedevo urgentemente la riorganizzazione del centro di raccolta di Follonica con apertura per 4 giorni settimanali con idonea presenza di personale medico ed infermieristico, quest’ultimo attualmente mancante”.
“Una giornata in più di prelievi – spiega il presidente provinciale – ci permetterebbe un incremento annuo di almeno 400 donazioni, che potrebbe mitigare quanto perduto nelle altre realtà. Duole constatare come si tergiversi e si costringa il sistema trasfusionale ad arrancare, in particolare adesso che ci si avvia verso il periodo estivo, il più critico dell’anno. Proprio per questa ragione, mi rivolgo a tutti i donatori ai quali sappiamo quanto stia a cuore la salute delle persone, per invitarli a recarsi nei centri trasfusionali ove compiere quel gesto semplice, ma tanto meraviglioso e prezioso che è la donazione di sangue”.