“Il Comune di Grosseto ha rivisto il regolamento di accesso alle prestazioni agevolate del diritto allo studio e Fare Grosseto ritiene che ciò sia giusto, perché, necessariamente, le regole e i parametri di accesso dovevano essere uniformati al Dpcm 159/2013 e successive modifiche, che ha introdotto il nuovo modello Isee“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Fare Grosseto.
“Giusto prevedere che anche il Comune di Grosseto adotti una copertura della spesa, per il servizio di scuolabus, del 65%, contro l’85% di un tempo; altrettanto giusto è che la popolazione, a seconda del proprio reddito, compartecipi a tale spesa, per una percentuale del 35% e non del 15%, anche perché è inverosimile che in città solo il 15% della popolazione sia in grado di compartecipare: ciò permetterà un equo accesso alla prestazione a chi ha veramente bisogno, rilanciando principi, quali pari opportunità, equità, efficacia ed efficienza – continua la nota -. Non è giusto l’aumento di 20 euro per tutte le fasce, senza considerare la tipologia. Esistono varie tipologie di fasce, in base ai redditi, e aumentare quella dei più deboli, al pari di quella più forte economicamente, non è giusto. Non è giusto che per essere inseriti nelle graduatorie degli asili nido occorra che uno dei due genitori abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato; è impensabile che un genitore dal lavoro precario venga escluso automaticamente“.
“Detto questo, Fare Grosseto chiede all’amministrazione cosa stia facendo per la sicurezza dei cittadini grossetani; anche la sicurezza è un diritto fondamentale e inalienabile che favorisce la fruibilità dei luoghi di aggregazione e di incontro delle persone; vivere la città, certi di essere al sicuro da degrado, da possibili aggressioni o molestie, costituisce un valore aggiunto per la città stessa e le conferisce una sorta di bollino di eccellenza, che richiama persone, attività all’aperto, iniziative pubbliche di successo, che garantiscono la crescita di una città e di chi la abita – continua Fare Grosseto -. La campagna elettorale di questa amministrazione ha puntato molto su questo tema, ma, al momento, non vediamo risultati concreti, anzi, assistiamo ad una recrudescenza di fenomeni di abbandono di vie anche centrali, di accattonaggio molesto ai supermercati, di marginalità sociale di persone gravemente svantaggiate, delle quali non ci si fa carico“.
“Fare Grosseto, però non fa solo critica spicciola, al contrario vuole essere costruttivo e dare la propria disponibilità a collaborare fattivamente, per rendere viva e vivibile questa città – termina la nota –, con progetti di divulgazione e incontri pubblici, oltre a dare suggerimenti sul da farsi in termini di sicurezza“.