«In queste ore – sottolinea una nota della segreteria provinciale della Cgil –, attraverso emendamenti alla cosiddetta “manovrina”, in Parlamento si sta tentando di reintrodurre formule contrattuali precarie che di fatto avrebbero lo stesso contenuto dei voucher, appena aboliti con decreto per iniziativa del Governo, con l’obiettivo di evitare lo svolgimento del referendum abrogativo.
È evidente che per la Cgil questo atteggiamento è del tutto inaccettabile, tanto più che il Governo, in occasione dell’abolizione dei voucher per decreto, si era impegnato ad un confronto di merito con le parti sociali prima di procedere a introdurre novità nella regolamentazione del mercato del lavoro. Ad oggi, non solo questo confronto non è mai nemmeno iniziato, ma ci troviamo di fronte al fatto che gli emendamenti presentati in Parlamento contengono proposte che intervengono su materie complesse e molto delicate, determinando effetti rilevanti non solo sulla regolamentazione del mercato del lavoro, ma anche su aspetti di natura fiscale e contributiva.
Nella nostra zona – conclude la nota della segreteria – abbiamo già un mercato del lavoro in enorme sofferenza, con il record italiano di contratti “non standard” (54% del totale) certificato dall’osservatorio nazionale dei consulenti del lavoro. Con un impoverimento preoccupante della working class e una precarizzazione spinta dei rapporti di lavoro, che investe anche i numerosi e già precari contratti stagionali. Per questo la Cgil è pronta a ri-mobilitarsi in qualunque momento, a partire dall’incontro urgente che chiederemo al prefetto per far arrivare il malcontento del territorio nelle stanze romane. In contemporanea con tutte le Camere del lavoro d’Italia».