Oltre 55 milioni di prestazioni erogate alle maestranze negli ultimi 8 anni, nonostante una grave crisi economica che ha messo in ginocchio il settore delle imprese edili in Maremma e che ha causato, dal 2008, la diminuzione di 2600 dipendenti del settore in provincia di Grosseto.
Sono i dati presentati questa mattina dalla Cassa Edile della provincia di Grosseto che, dal 1962, eroga importanti emolumenti (elementi del trattamento economico) e numerose prestazioni assistenziali a favore degli operai edili, tra cui la fornitura di indumenti e mezzi protettivi, contributi al sostegno delle spese scolastiche e sanitarie, assicurazioni per infortuni professionali ed extra professionali; certifica la regolarità contributiva delle imprese iscritte; svolge attività di assistenza in materia di edilizia a favore non solo degli utenti tradizionali (imprese, operai, consulenti del lavoro e commercialisti), ma anche nei confronti degli altri soggetti del territorio di riferimento, con particolare riguardo alle Pubbliche Amministrazioni destinatarie del Durc.
“La Cassa Edile della provincia di Grosseto si fa carico di avere un settore di pura assistenza, sanitaria e sociale, nei confronti dei propri iscritti – spiega il presidente della Cassa edile di Grosseto, Bruno Rosi –. Da oltre 60 anni svolgiamo questi compiti e siamo sempre al di sopra dei parametri nazionali. Siamo tra le prime due Casse Edili della Toscana e, negli ultimi 8 anni, dal 2008 al 2016, abbiamo fatto pagamenti alle maestranze per un totale di 55 milioni di euro. Si tratta di una cifra di tutto rispetto, che nessun altro ente della provincia di Grosseto è in grado eguagliare“.
“Sempre in questo lasso di tempo – continua Rosi –, nel settore delle costruzioni sono diminuiti circa 2600 dipendenti a causa della crisi economica e anche le transazioni commerciali sono crollate. Nonostante tutti questi dati negativi, abbiamo continuato ad erogare servizi ai nostri lavoratori con regolarità e precisione“.
“Il settore dell’edilizia è in vera difficoltà – sottolinea il presidente della Cassa Edile di Grosseto –: attualmente, le imprese di costruzioni lamentano difficoltà nell’accesso al credito e partecipano a gare d’appalto in cui le ditte vincitrici sono decise tramite sorteggio e non per le potenzialità economiche di cui possono disporre. Questa situazione fa sì che certe imprese maremmane non possano partecipare alle gare e, di conseguenza, diminuiscano anche i lavoratori del settore“.
“La Cassa Edile di Grosseto ha risorse sufficienti per far fronte alla crisi economica anche per i prossimi 20 anni – conclude Rosi –, ma il nostro ruolo viene poco apprezzato e supportato dalle istituzioni. Non ci meritiamo un simile trattamento, anche perchè siamo uno dei pochi enti che continuano a sostenere il territorio“.
“La diminuzione nella realizzazione di opere pubbliche ha causato ripercussioni sull’occupazione del settore edile . aggiunge Gianni Bracciali, vicepresidente della Cassa Edile di Grosseto e segretario della Fillea Cgil del capoluogo maremmano -. Gli enti bilaterali del territorio sono comunque sani e siamo orgogliosi del modo in cui vengono gestiti. Come Cassa Edile, vogliamo continuare a garantire prestazioni assistenziali agli operai e alle imprese, anche perchè in provincia non esistono altri enti che assicurano questi servizi“.
“Purtroppo, ancora oggi molte imprese non applicano il contratto edile ai loro lavoratori e questa situazione ci penalizza, perchè non ci permette di aumentare il volume delle nostre prestazioni – conclude Bracciali –. Sono necessari investimenti nelle opere pubbliche e più controlli contro l’evasione fiscale per tutelare le imprese di costruzioni oneste e sane. In questo modo, anche noi potremmo aumentare i nostri servizi“.