“Sei Toscana conosce i profili dei commissari che dovranno prendere in carico il gestore dei rifiuti. E’ un fatto gravissimo“.
A lanciare l’accusa è Fratelli d’Italia, che ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione in vista del probabile commissariamento dell’azienda che gestisce i rifiuti in Maremma.
“Il consorzio Sei Toscana, che gestisce i rifiuti nella Toscana del Sud e per cui l’Anac ha recentemente richiesto il commissariamento, è composto da tre ingredienti: le cooperative rosse, i comuni toscani per decenni governati dalla sinistra e Banca Etruria, tre facce della stessa medaglia della sinistra che impoverisce i cittadini per arricchire gli amici – ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana, Giovanni Donzelli -. Sei Toscana è un vero e proprio sistema di scatole cinesi che riconduce a società come S.t.a., Unieco, Cooplat, Ecolat, A.s.i.a., La Castelnuovese, in cui ritornano sempre i soliti soci – ha sottolineato Donzelli – alcune di queste sono anche coinvolte in inchieste della Magistratura. Ed è curioso che una delle società che gestisce gli impianti di rifiuti, la Futura, abbia la sede legale in via Varchi, allo stesso indirizzo della Nikila, società coinvolta nell’affare outlet nel quale è inserito lo stesso Tiziano Renzi, e al centro anch’essa delle inchieste della Magistratura”.
“La recente nomina di Marco Mairaghi ad amministratore delegato di Sei Toscana non fa che confermare un quadro di ‘soliti noti’ in un sistema di potere che fa quadrato e, a quanto pare, poco trasparente – ha concluso Donzelli -. Noi continueremo a batterci per chiedere trasparenza e serietà nella gestione dei servizi pubblici in questa regione”.
“In questa fase delicata, è importante tutelare cittadini e lavoratori di Sei Toscana – ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune di Orbetello, Luca Minucci -. Abbiamo sempre pensato che la commistione tra interessi politici ed economici avrebbe fatto implodere Sei Toscana e, in effetti, così è stato. Nei giorni scorsi ci sono state delle riunioni tra il gestore dei rifiuti e i Comuni del sud della provincia di Grosseto, a cui ho partecipato in qualità di referente dell’area meridionale della Maremma e in cui ho espresso le nostre preoccupazioni”.
“Sembra che all’interno di Sei Toscana si stia svolgendo una guerra tra bande – ha proseguito Minucci –, con la volontà di estromettere Coop Lat, un socio che gestisce i servizi dei rifiuti in provincia di Grosseto. Sinceramente, ci saremmo aspettati dal gestore un congelamento dell’azione amministrativa durante la fase che precede il commissariamento. Al contrario, sono state acquistate delle azioni di una società partecipata e ci auguriamo che questa spesa non incida sulle tariffe pagate dai cittadini“.
“In particolare, in una riunione che si è svolta il 21 febbraio, Marco Mairaghi, che il giorno dopo è stato nominato amministratore delegato di Sei Toscana, ha fatto capire che l’azienda conosce già il numero e il profilo dei commissari – conclude Minucci -. Io ho scritto i nomi in una busta, che aprirò solamente quando scatterà il commissariamento, e vedremo se avrò indicato le persone giuste. In caso avessi ragione, si tratterebbe di un fatto grave, in quanto Sei Toscana, il controllato, conosce già i controllori”.
“Come Comune di Grosseto stiamo combattendo in prima linea la battaglia contro il sistema di gestione dei rifiuti – ha spiegato Simona Petrucci, assessore comunale all’ambiente -. Il nostro lavoro ha evidenziato una situazione economica gravissima. Ci sono stati costi molto alti, che celano lotte di potere all’interno di Sei Toscana. Adesso, vogliamo capire se questi costi mascherano altri aspetti negativi, oltre alle spese sostenute per il servizio di gestione dei rifiuti. Ci auguriamo che Sei Toscana sia commissariata quanto prima per capire il motivo di questi costi“.
“Il commissariamento dovrà essere uno strumento al servizio dei cittadini – ha concluso Simona Petrucci – e fin da subito noi abbiamo caldeggiato questa soluzione“.
“Fratelli d’Italia è vicino alle tematiche ambientali – ha aggiunto Fabrizio Rossi, coordinatore provinciale del partito e assessore comunale -. Siamo stati tra i primi a denunciare ciò che non andava nella gestione dei rifiuti. La situazione attuale di Sei Toscana è lo specchio della politica fallimentare e accentratrice della Regione Toscana, che ha penalizzato la Maremma. Sia ad Orbetello che a Grosseto, siamo in prima linea per migliorare il servizio di gestione dei rifiuti“.