Home Grosseto 118, il sindaco: “Riordino calato dall’alto, così si fa male ai cittadini”

118, il sindaco: “Riordino calato dall’alto, così si fa male ai cittadini”

di Redazione
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Fin da luglio, la nostra inascoltata preoccupazione era che una profonda ristrutturazione del sistema di emergenza, ed in particolare del 118, in Maremma avrebbe causato problemi profondi proprio per le caratteristiche peculiari del nostro territorio“.

A dichiararlo è il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

“Così è successo: la differente organizzazione, ad esempio, aveva portato a dare differenti risposte da parte del 118 senese e grossetano – spiega il sindaco -. A Siena, il 118 era abituato a dare risposte amministrative senza una vera e propria presa in carico sanitaria, senza una selezione del tipo di intervento. Questo comportava un overtriage e circa 30mila uscite di mezzi all’anno per una popolazione di 270mila abitanti. A Grosseto veniva effettuata una maggior selezione dei pazienti con un undertriage causa di circa 15mila uscite al’anno per una popolazione di circa 220mila abitanti. A Siena quindi quasi il doppio. Se assumiamo un modello che porta ad un aumento delle chiamate, sarà necessario aumentare le risorse per dare risposta alle chiamate, altrimenti il tempo di intervento aumenta e la risposta alle patologie tempo dipendente rischia di non essere esaustiva“.

“Un altro problema preoccupante è il personale sulle ambulanze: i volontari necessari per coprire un turno di 24 ore per una singola ambulanza devono essere almeno 30. Numero importante che non tutte le aree della provincia di Grosseto possono raggiungere. Personale che, ovviamente, va formato correttamente, non essendo professionale. Se si continua a decidere da lontano, senza conoscere le tipicità ed i problemi, e a calare dall’alto riforme che mal si coniugano con le singole realtà dei territori, il risultato sarà ancora quello di fare male ai cittadini – conclude Vivarelli Colonna. Non vogliamo ‘fare da soli’, certo, ma pretendiamo di avere peso contrattuale in queste scelte perché le professionalità che vivono e lavorano qui sono quelle che meglio di altre conoscono le tipicità e le criticità di questa zona. Se le decisione vengono prese altrove ed a occhi chiusi, scontri e di inevitabili disagi per la popolazione saranno all’ordine del giorno. Così si finisce per far male alla salute di tutti i cittadini“.

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