“La cultura, in ogni sua forma ed espressione, è il migliore antidoto alla non curanza, alla rabbia sterile verso le istituzioni, all’analfabetismo civile e amministrativo. A Grosseto lo spazio per la cultura sta diminuendo settimana dopo settimana: la scelta di eliminare la Città visibile ne è un esempio“.
A dichiararlo è Marco Di Giacopo, consigliere comunale del Partito democratico di Grosseto.
“Ho aspettato un po’ di tempo dall’insediamento del nuovo presidente di Fondazione Grosseto Cultura, ma niente, neanche lui, come il suo predecessore, anche se giustificato forse da un mandato ben poco glorioso, si è ricordato dell’esistenza di Grosseto Cultura under 30 – spiega Di Giacopo -. Un gruppo di circa trenta giovani, poco più che vent’enni, tenuti insieme dalla sola voglia di far crescere l’offerta culturale nella nostra città, un esperimento ben riuscito come è stato dimostrato dall’evento Primaveravolta e che potrebbe proseguire continuando ad essere la spalla della Fondazione“.
“Ma, alla luce di questo silenzio che dura da mesi e, soprattutto, delle dichiarazioni e delle scelte fatte finora, mi chiedo: cosa ne sarà di Grosseto Cultura under 30? Chiedo al presidente Mori di rompere questo silenzio e dirci cosa intende fare – conclude Di Giacopo -. Lo spazio per la cultura sta sparendo. Ma il cielo è sempre più blu“.