Sono Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci i primi due cittadini a costituire l’unione civile del Comune di Grosseto.
Architetto il primo, giornalista del Corriere della sera il secondo, i due sono noti alle cronache per aver combattuto la battaglia sui diritti civili in prima persona.
Questo il commento del sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha celebrato l’unione nella sala del Consiglio comunale di Grosseto.
“Durante la campagna elettorale, un giornalista mi chiese se, una volta eletto, avrei celebrato o meno le unioni civili. Risposi che non sarei mai stato un sindaco contra legem: la Cirinnà è legge della Repubblica ed io l’avrei applicata senza nessun imbarazzo. Sono un civico, appoggiato certo da una coalizione di partiti di centrodestra, ma la mia natura è quella e voglio continuare ad andare in quella direzione – spiega Vivarelli Colonna -. Ed è proprio per questo che oggi, con emozione, ho unito una coppia che conosco da molto tempo, che mi onora della propria amicizia e che, dopo anni di vita insieme, sarà finalmente riconosciuta come tale anche dallo Stato italiano: Giuseppe e Stefano, oltre ad essere due stimati professionisti, sono stati dei paladini di questa battaglia“.
“Le Istituzioni devono interpretare i mutamenti in atto nella società e dare risposte, ma è indubbio che anche i singoli cittadini debbano tornare ad impegnarsi direttamente, senza demandare alla politica di farsi portavoce di istanze di trasformazione: viviamo in un’epoca liquida e ognuno deve fare la propria parte – conclude il sindaco -. Il nuovo Istituto che nasce oggi è una conquista di civiltà che, come molte altre nel nostro Paese, arriva con un ritardo non scusabile ma che, da una parte, segna un principio egalitario all’interno dell’ordinamento giuridico e, dall’altro, introduce nella nostra società un vincolo sì nuovo, ma che è sempre esistito“.
1 commento
Vorrei complimentarmi con il sindaco Vivarelli Colonna perchè le sue parole non erano scontate. In occasione della approvazione della legge Cirinnà , Salvini, leader della Lega Nord, aveva affermato che “la legge sulle unioni civili è fatta male , è discriminante nei confronti delle coppie eterosessuali ed è l’anticamera delle adozioni gay, già legittimate da diversi tribunali. Il mio invito, per i sindaci che sentono di farlo, è di fare obiezione di coscienza e di opporsi ad una legge sbagliata che rischia di non portare nulla di buono”. Di fatto autorizzava i suoi sindaci e non solo, a violare la legge. Mi piacerebbe sapere come la pensano gli alleati di governo di Vivarelli Colonna, della Lega Nord.