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Tutelare la dignità dei lavoratori, difendere la Costituzione, promuovere la sanità pubblica e rilanciare l’occupazione.
Sono questi i principali punti del manifesto programmatico del Partito Comunista Italiano, che torna alla ribalta dello scacchiere politico nazionale con il vecchio simbolo della falce e martello e la bandiera rossa sullo sfondo.
Il coordinamento provinciale
Marco Barzanti è il reggente provinciale del Pci, in attesa che anche in Maremma il partito si dia una struttura ben definita, mentre Marianna Pignatelli, Sonia Longhi, Dario Bibbiani, Gianluca Andolino, Mario Ciacci, Mauro Lorenzini, Sabrina Ciaffarafà e Alessio Schiano sono i membri del coordinamento provinciale.
“Il nuovo Pci prevede una riaggregazione tra il vecchio Pdci ed una parte di Rifondazione Comunista – spiega Lucia Mango, della segreteria nazionale del Pci -. Il partito riprende il nome e il simbolo del tradizionale Partito Comunista Italiano. Non si tratta di un’operazione nostalgia, ma di un’iniziativa che vuole cambiare una società distorta, caratterizzata da disuguaglianze profonde. In questi ultimi anni, infatti, la sinistra diffusa ha dimostrato di non essere capace di mutare l’attuale contesto socio-politico“.
“Vogliamo ridare credibilità ad un simbolo i cui valori sono rimasti nascosti per troppo tempo – sottolinea ancora Lucia Mango -. Ci inseriamo nella migliore tradizione del Pci italiano, in un contesto di globalizzazione esasperata in cui l’Unione Europea non ha saputo tutelare i diritti dei lavoratori. C’è bisogno di reintrodurre il meccanismo della scala mobile per adeguare i salari al costo della vita“.
“Lancio un appello a tutti i comunisti maremmani affinchè si aggreghino nuovamente sotto questo simbolo per far tornare a galla i veri valori della sinistra – dichiara Marco Barzanti -. Il Partito democratico, infatti, ormai adotta una politica neo-liberista, che ha causato la sconfitta alle elezioni amministrative di Orbetello e Grosseto“.
Quindi, Barzanti spiega i prossimi passi del neonato Pci: “In questi giorni è già partita la campagna di tesseramento – aggiunge –, abbiamo ricostruito anche il nostro movimento giovanile, guidato da Gianluca Andolino. Le nuove generazioni nono conoscono il nostro simbolo, ma tanti ragazzi hanno deciso di aderire al partito per i nostri ideali“.
Il reggente del Pci grossetano, candidato a sindaco alle ultime elezioni amministrative, getta anche uno sguardo sul panorama della sinistra maremmana: “Sel ha chiuso i battenti e quando formerà un nuovo movimento politico decideremo come relazionarci con loro – dichiara Barzanti -. I membri di Rifondazione Comunista devono rientrare nel Pci perchè questa è la loro collocazione naturale. Nel Pd, dopo le dimissioni di Simiani da segretario provinciale, manca un interlocutore, ma, se continua a spostarsi verso destra, troverà le porte chiuse da parte nostra“.
Infine, Barzanti parla del referendum costituzionale in programma ad ottobre: “Noi voteremo ‘No’ con convinzione – conclude –, perchè la Costituzione deve continuare a tutelare gli elettori e ad essere uno strumento democratico in Italia“.
Le iscrizioni
In attesa che il coordinamento di Grosseto scelga una sede, chi fosse interessato ad iscriversi al Pic, può consultare il sito www.ilpci.it o la pagina Facebook ilPci Grosseto.