Fare Grosseto chiede interventi per tutelare le pinete con specifiche operazioni di prevenzione.
“II servizio di vigilanza del territorio potrebbe essere integrato con l’ausilio di aerei senza pilota, come i droni – si legge in un comunicato di Fare Grosseto –, che potrebbero pattugliare quotidianamente le aree a rischio, negli orari ‘caldi’. In un’ora di volo il drone può coprire anche 50 ettari con costi enormemente inferiori rispetto a quelli di un aereo da ricognizione. I costi di un drone di fabbricazione occidentale variano dagli 8.000 ai 20.000 euro. In questo modo, un eventuale incendio verrebbe individuato sul nascere, mentre la telecamera sul drone potrebbe trasferire immediatamente alla sala operativa le immagini dell’incendio, consentendo di valutarne le modalità dell’intervento“.
“Sarebbe importante – conclude il movimento cittadino – che queste zone colpite da incendio, dopo il rimboschimento, venissero trasformate in aree naturali con sentieri itineranti per amanti del trekking o della bicicletta. Questa sarebbe un’importante risposta politica per il nostro territorio“.