Ventiquattro ore interamente dedicate alla scienza. E’ in programma per domani e sabato, nella sala del consiglio comunale di Grosseto, in piazza Duomo un nuovo appuntamento con il progetto di fisica subnucleare EEE “Extreme energy events – La scienza nelle scuole“, promosso dal Centro “Enrico Fermi” e realizzato, nel capoluogo maremmano, dall’ istituto “Manetti – Porciatti”.
Dalle 14.30 la sala del Municipio ospiterà i ricercatori del Centro Fermi e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e gli studenti delle scuole del centro Italia che partecipano al progetto. Dopo l’introduzione a cura della professoressa Luisa Cifarelli, presidente del Centro Fermi di Roma, un breve saluto delle autorità locali e del Dirigente Scolastico Prof.ssa Antonella Baffetti: sarà illustrato lo stato del progetto che coinvolge scuole di tutta Italia e che è nato da un’intuizione del celebre fisico Antonino Zichichi, per avvicinare i giovani alla scienza.
Alle 15.00 nella sede dell’Istituto Tecnico per Geometri “Manetti”, in via dei Barberi 65, sarà inaugurato alla presenza del Dirigente Scolastico Prof.ssa Antonella Baffetti, del Referente Prof. Ing. Fabrizio Pettini e di un rappresentante del Centro Fermi, il nuovo telescopio MRPC, lo strumento rilevatore di particelle cosmiche. La cerimonia sarà seguita dagli studenti in videoconferenza dalla sala del consiglio comunale. A seguire, il pomeriggio riprenderà con una master class e concluderà con un apericena.
Sabato alle 9 le scuole illustreranno la loro esperienza prima della seconda e ultima master class. La full immersion terminerà con un pranzo a buffet.
<Il telescopio – spiega il Prof. Fabrizio Pettini – è uno strumento che non serve semplicemente a osservare il cielo, ma a rilevare, ovvero ad evidenziare il passaggio, di raggi cosmici e particelle elementari studiate dalla fisica sub nucleare, altrimenti invisibili a occhio nudo. In particolare, il progetto EEE vuole mostrare il transito dei muoni, le particelle cariche presenti nei raggi cosmici, attraverso il fenomeno della ionizzazione. Il progetto è stato elaborato dal Centro “Fermi” di Roma e i diversi passaggi per la costruzione dello strumento sono stati realizzati con l’ausilio dei tecnici della sezione di Pisa dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e, in parte, al CERN di Ginevra>.