Un premio alla tenacia, alla capacità, al coraggio e all’iniziativa, destinato alle “Donne che ce l’hanno fatta“. Si chiama proprio così il riconoscimento che è stato consegnato oggi a Milano al medico grossetano Vittoria Doretti, fondatrice del Codice rosa, da anni impegnata in prima persona nella lotta alla violenza sulle donne e sulle fasce deboli della popolazione. Il premio è stato consegnato in occasione del Congresso mondiale delle donne dell’America Latina, promosso dagli Stati generali delle donne.
“Donne che ce l’hanno fatta” è un riconoscimento nato nel 2014 a Pavia da un’iniziativa del locale Sportello Donna, della Fondazione Gaia e dell’associazione “Ottomarzotuttolanno”. Definito nazionale e itinerante, è stato riproposto in molte altre città italiane per premiare donne che si sono distinte in vari ambiti: imprenditoriale, letterario, giornalistico, sportivo, scientifico, artistico, nel volontariato ecc. Quest’anno, le premiate sono oltre 30, provenienti da tutta Italia.
Come spiegano le organizzatrici, infatti, il premio viene assegnato “a donne che sono riuscite ad affermarsi, a raggiungere posizioni apicali nelle loro carriere: intraprendenti, decise, piene di iniziativa, che hanno rotto il proprio personale tetto di cristallo e che, con l’assegnazione del riconoscimento, possono condividere le proprie esperienze professionali e di vita, con tutte le altre. Perché l’apprendimento continuo – concludono – e l’entusiasmo possono aiutare a rimettere in gioco non solo il proprio sapere, ma anche la propria vita”.
Il Codice rosa del resto è orma noto e diffuso in molte regioni italiane, nonché in realtà internazionali, nelle quali le donne vivono situazioni di estremo bisogno. Nel 2013, Vittoria Doretti e il team del Codice rosa hanno esportato la propria esperienza nella Repubblica Dominicana/Haiti, grazie ad un progetto di cooperazione internazionale (denominato “Alla ricerca di un lavoro dignitoso. Diritti, lavoro e migrazione tra Repubblica Dominicana e Haiti”), sostenuto dalla Regione Toscana e nato dalla collaborazione fra l’associazione Oxfam Italia, la Provincia di Grosseto, la Task force-Codice rosa, la allora Asl di Grosseto, la locale associazione “Mujeres y salud”.