Home GrossetoAttualità Grosseto “Riabitare il patrimonio”: Grosseto sede di un esperimento per riprogettare il centro

“Riabitare il patrimonio”: Grosseto sede di un esperimento per riprogettare il centro

di Redazione
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Entra nella sua fase operativa il laboratorio “Riabitare il patrimonio – Un progetto per Grosseto“.

Da mercoledì 28 a venerdì 30 ottobre, la Scuola permanente dell’abitare, in collaborazione con il Comune di Grosseto, con l’Università di Firenze, con la Scuola di architettura Dida e con il dipartimento di architettura dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, organizza a Grosseto un esperimento urbano che intende colmare la distanza tra chi progetta e chi abita.

Presso la troniera sotto il Cassero senese, messa a disposizione dal Comune di Grosseto, si terranno tre giorni di confronto e dibattito sulla ri-progettazione del centro storico grossetano, attivando la prima fase di “ascolto” con la cittadinanza.

Il laboratorio parte dalla consapevolezza che “abitare’ è un bisogno primario e collettivo, che l’architettura deve essere un gesto collettivo che, attraverso la progettazione partecipata, attiva un processo di condivisione delle necessità, degli scopi del progetto, di quello che può essere innescato a livello dei comportamenti, di come l’opera deve essere utilizzata e conservata.

“Riabitare il patrimonio – Un progetto per Grosseto” costituisce un laboratorio urbano senza precedenti, durante il quale cittadini, ingegneri, architetti, geometri, tecnici comunali e amministratori daranno il via a un processo partecipativo in tre fasi distinte: ascolto, progettazione, condivisione.

Gli studenti di architettura delle Università di Firenze e di Pescara avranno il compito di interpretare i sogni dei cittadini, dimostrando che l’architettura è in grado di sviluppare progetti capaci di influenzare possibili nuovi e migliori comportamenti, attivare processi capaci di concretizzare l’utopia mediante la condivisione, lavorando su un campo di variabili esistenti, concrete e reali.

La Scuola permanente dell’abitare propone un esempio di progettazione partecipata in cui le persone, che hanno memoria storica della città, ne vivono quotidianamente i suoi spazi e la sua trasformazione, sono chiamate a intervenire in modo attivo, apportando il loro contributo di idee ed esperienza per lo sviluppo di una città capace di rispondere alle aspettative di chi la abita.

Il workshop proseguirà sabato 30 ottobre e domenica primo novembre a Montalcino, presso l’Ocra, l’Officina creativa della scuola permanente dell’abitare, dove gli studenti e i tutors inizieranno la fase progettuale interpretando le proposte e i contributi della cittadinanza e le suggestioni che gli sono state trasferite.

Il laboratorio sul riuso dei contenitori storici di Grosseto sarà oggetto di un lavoro di ricerca e di progettazione che continuerà all’interno dei dipartimenti della Facoltà di architettura di Firenze e di Pescara, il cui risultato verrà restituito ai cittadini in incontri pubblici previsti a marzo 2016.

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