Si è svolto questa mattina in Prefettura un incontro pubblico durante il quale sono state illustrare le iniziative varate nell’ambito della “Giornata nazionale contro le truffe agli anziani”.
L’iniziativa, promossa a livello centrale dal Ministero dell’Interno e dall’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, ha lo scopo di sensibilizzare gli anziani, che rappresentano un importante segmento di popolazione particolarmente vulnerabile, allo scopo di fornire loro consigli utili per prevenire le truffe.
Nell’occasione, è stato inoltre presentato un vademecum anti-truffa realizzato anche con il contributo delle Forze di polizia.
All’incontro, sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di Enti ed istituzioni, nonché del settore economico e sociale, che possono contribuire a diffondere i contenuti dell’iniziativa presso la popolazione anziana.
Il prefetto di Grosseto, Anna Maria Manzone, ha presentato alcuni dati, secondo cui in Italia le truffe ai danni degli anziani sarebbero aumentate nel 2014 del 3,5%, a dimostrazione del fatto che l’anziano viene più facilmente aggredito. La provincia di Grosseto, inoltre, risulta in linea con i dati nazionali, nel 2013 le truffe ai danni degli anziani sono state 53 e nel 2014, 46.
La fascia vittima di questo genere di truffe è quella al di sopra dei sessantacinque anni.
L’iniziativa ha coinvolto diverse categorie dalle banche agli uffici postali, dai sindacati all’Inps e perfino alle parrocchie.
Perché, come spiega il Prefetto, il problema non è soltanto di natura economica, ma anche psicologica: l’anziano infatti, una volta truffato, si vergogna non solo a denunciare ma anche a raccontarlo ai familiari, il che complica il lavoro delle forze dell’Ordine.
«Le raccomandazioni inserite in questo vademecum – ha concluso il Prefetto – potrebbero sembrare banali per una persona giovane, ma per una persona anziana non lo sono. E’ molto importante diffondere questi “consigli”, così come è importante la sinergia che c’è stata tra settore pubblico e provato per attivare questa campagna anche a Grosseto. Concludo con un appello: Aiutateci! Aiutateci! Aiutateci!».
E’ intervenuto poi Armando Buccini, dirigente della Squadra Mobile di Grosseto, che ha messo a disposizione la sua esperienza ventennale:
«L’anziano è vulnerabile quando è solo – ha spiegato Buccini – ed il malintenzionato crea un’empatia con lui e ne carpisce la fiducia. E’ importante far capire all’anziano che deve essere molto diffidente. In molti casi è determinante anche la visione degli altri operatori, ad esempio qualche tempo fa un impiegato di banca, insospettitosi di un grosso prelievo di un’anziana, ha chiamato le forze di polizia e ciò ha permesso di arrestare due malfattori che avevano raggirato la donna, promettendole una grossa eredità di una parente dopo aver consegnato loro i soldi da dare al notaio. Inoltre – ha proseguito Buccini –, i cittadini non devono avere paura di fare una segnalazione. Gli Operatore di polizia non possono essere ovunque, hanno bisogno di mille occhi, occhi che segnalano e che troveranno mille orecchi ad ascoltare».
«C’è una principale concentrazione di truffe agli anziani nei centri urbanistici più grandi – ha aggiunto il Colonnello Francesco Tocci – , mentre nei centri più piccoli opera ancora una sorta di controllo sociale.
Sia le truffe che i furti sono basati sul raggiro e l’artifizio. Tra i più diffusi in questo periodo troviamo la truffa dello specchietto, l’intrusione con l’inganno nell’abitazione e la truffa delle chiavi cadute sotto la macchina (fingendo di aiutare il malcapitato a recuperare le chiavi cadute, un’altra persona porta via oggetti o contanti dall’auto o dalla borsa).
La natura criminale di queste truffe è di due tipi: criminali organizzati che prendono di mira gli anziani da soli e persone che agiscono, ma che potrebbero non attirare le forze dell’ordine perché si presentano talmente bene da sembrare insospettabili».
Per scaricare il vademecum cliccare qui: