Oggi, Zinaida Tepordei (Burac, il suo cognome di padre) ha ricevuto la cittadinanza italiana dal sindaco Emilio Bonifazi nella sala consiliare del Comune di Grosseto, che con questa iniziativa ha voluto fare un gesto simbolico e ringraziare tutti i cittadini della Moldavia, che da quasi 20 anni sono ormai insediati nel nostro territorio, operosi e sempre più numerosi.
Zina, cosi ormai la chiamano tutti, moglie e madre di tre figli, è in Italia dal 1999, proviene dalla Repubblica Moldava e nel suo percorso di vita fa la tata a Lorella Ronconi, ma le sue due lauree la collocavano nel Paese di origine come insegnante di lettere (russo, moldavo, rumeno) e responsabile del teatro della scuola nel liceo dove insegnava.
E’ a Grosseto che, con l’aiuto del marito (anch’egli prossimo alla cittadinanza), è riuscita a riunire la sua famiglia, che adesso è tutta residente in Maremma.
Come la maggior parte degli stranieri, è venuta in Italia spinta dalla terribile recessione che ha colpito il suo Paese alla fine degli anni ’90, periodo in cui l’esodo dei moldavi arrivò fino a Grosseto.
In quegli anni, Zina ha fatto tappa in Abruzzo, a Roma e, infine, a Grosseto, la città in cui ha riunito la sua famiglia, accettando di buon grado il lavoro di assistente e tata.
La comunità moldava in provincia di Grosseto è composta da circa 1300 persone, di cui 709 (306 maschi e 203 femmine) residenti nel Comune di Grosseto.