Follonica (Grosseto). “A febbraio sono caduti 120 millimetri di pioggia, quantità generose come non se ne vedevano da anni. Ed è tornata alla ribalta l’importanza che l’acqua riveste nelle nostre vite: fiumi, torrenti, falde acquifere, fino all’acqua che esce dai rubinetti e che beviamo per dissetarci”.
A dichiararlo è Enrico Calossi, candidato per “Follonica a Sinistra” alle primarie del centrosinistra a Follonica.
“Purtroppo ci aspettano anni sempre più aridi e torridi e dobbiamo, come cittadini e come città, correre ai ripari fin da subito – spiega Calossi -. Non domani: oggi. I meno giovani ricordano perfettamente quando la campagna arrivava fin quasi a lambire il centro: da allora, centinaia di ettari di terreno fertile e pianeggiante del nostro golfo sono stati resi impermeabili per costruire case e strade, che hanno portato nuove ricchezze, nuovi cittadini e ad anche nuovi problemi. Da sempre, e da molti programmi elettorali, la nostra linea politica si è caratterizzata con lotta alla speculazione edilizia ed al consumo di suolo. Riteniamo questo un punto imprescindibile per affrontare le sfide future. In questi anni di amministrazione congiunta di Follonica, con Pd e Primavera Civica, ci siamo battuti per questo, portando a casa, insieme, risultati importanti, come un piano strutturale per la prima volta meno invasivo del precedente”.
“Oggi ribadisco la mia volontà di non occupare nuovo territorio a favore del recupero degli edifici già esistenti, e per ricostruire meno e meglio – sottolinea Calossi -. Mi comporterò così se vincerò le primarie e sarò candidato dell’intero centrosinistra. Ma mi batterò per le stesse idee anche se non sarò io a vincere le primarie, ma farò comunque parte dei tavoli programmatici del centrosinistra unito: in tal caso la forza ‘contrattuale’ delle mie idee in fase di stesura del programma del centrosinistra dipenderà dal sostegno che la mia candidatura avrà avuto nelle urne.
“Tornando a quei 120 millimetri di pioggia del febbraio 2024, per un edificio pubblico dotato di cisterne, possono tradursi in decine di metri cubi di acqua piovana da utilizzare per i sanitari e per irrigare il verde pubblico. La nostra Follonica, così come tutte le altre comunità del Mediterraneo, dovranno quanto prima attivare politiche di risparmio di acqua e di raccolta di acqua piovana. Ecco, questo vogliamo portare nelle nostre case nei prossimi anni, a partire da una fondamentale ‘grande piccola opera’: recuperare le acque pulite dal depuratore di Campo Cangino, tramite la realizzazione di un sistema terziario, per servire l’industria, l’agricoltura e la città, con irrigazioni del verde pubblico e nuovi sistemi duali che non graveranno più sulle falde e sull’acqua potabile del Fiora. Un progetto che abbiamo caldeggiato in questi mesi e che quanto prima vogliamo portare a compimento, come primo Comune della provincia di Grosseto – termina Calossi -. Il futuro passa da qui”.